Diego Fusaro è un filosofo torinese che ha il merito di aver riportato la filosofia dentro l’arena politica e sociale quale strumento per comprendere la realtà e migliorarla. Ecco di seguito una veloce sintesi di quanto ha affermato al Festival CartaCarbone di Treviso il 22 Ottobre 2016.
- E’ necessario respingere le categorie con cui oggi vien descritta la realtà perché accettarle significa incanalare in una certa direzione il pensiero. Si devono rigettare queste categorie di pensiero, perché non neutrali, e anzi proporre categorie critiche nuove, che propongano una descrizione della realtà alternativa, critica verso quella comunemente accettata.
- Oggi l’ordine dominate può permettersi di accettare le rare nicchie di dissenso presenti perché irrilevanti circa la tenuta del sistema che ha manipolato al tal punto le menti di chi ne è dentro, da impedire, tranne rare eccezioni, di sviluppare un vero pensiero alternativo. Non serve un rogo dove bruciare il Giordano Bruno di turno o costringere Il Socrate a bere la cicuta, perché il potere tecno/capitalista ha talmente manipolato le coscienze da far si che come nel mito della caverna platonico, siano gli stessi individui soggiogati, a tacitare chi afferma che loro vivono nell’oscurità e che una vita più brillante è possibile.
- Necessario è ricostruire un legame, in questa società dove prevale l’individualismo acefalo ci si muove come atomi slegati dal resto della società. Ad esempio l’imprenditore è solo nella competizione contro gli altri imprenditori; si sta ridando voce a Darwin, non per ragioni scientifiche, ma per avallare questa logica, isolando il singolo e rendendolo innocuo rispetto al sistema. Questo il link https://www.youtube.com/... dove trovare il primo video proposto da Qzone .
Nel secondo video (https://www.youtube.com/...) il filosofo parla del partito, inteso come aggregazione politica (le battaglie non si possono perpetuare in modo efficace se portate avanti come singolo individuo), coordinata, culturalmente strutturata. Se non vi è quest’ultimo aspetto si rimane all’interno dei movimenti, che portano avanti anche battaglie con forza ma che ad oggi Fusaro non vede ancora efficace come i partiti. Si parla poi dei giovani che oggi vanno a lavorare gratis all’EXPO di Milano per far curriculum, come se questo desse poi una garanzia di lavoro. In altri tempi questa situazione non sarebbe stata accettata ed anzi la gente sarebbe andata in piazza, oggi al contrario tutto è molto tranquillo e pare anche normale. (Esempio di come le coscenze siano state manipolate ndr) Viviamo in una società dove gli individui sono giovani sino ai sessant’anni per poi scoprirsi vecchi tutto d’un tratto. Manca la fase dove l’individuo dopo aver fatto le sue esperienze si stabilizza, mette su famiglia e si interessa di cose meno futili rispetto al periodo della gioventù, inizia, ad esempio, ad interessarsi di politica, e lo fa con la giusta maturità. Oggi c'è chi non ha compreso che il nemico non si chiama più comunismo o fascismo, ma è l’economia di mercato. E’ quest’ultima che toglie il lavoro, che lo delocalizza, che disgrega il Welfare State e i diritti conquistati dalle generazioni precedenti. E' l'economia di mercato che ti spinge al consumismo e così mentre tutto questo accade, i giovani li trovi in coda per acquistare l’ultimo iPhone…
L’Assessore dei beni culturali ed ambientali trevigiano, Luciano Franchin, chiede al filosofo di consigliare la lettura di alcuni libri: Il primo è un romanzo, Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi (1994) tema trattato, il dissenso. Il secondo è Il Capitale di Karl Marx (1867). E’ un libro imprescindibile per comprendere ciò che stiamo vivendo. E’ un testo molto citato ma poco letto. Terzo libro è Fenomenologia dello spirito (1807) di Georg Wilhelm Friedrich, il più importante, sostiene Fusaro, libro di filosofia moderna. Precisa Franchin che è un libro che richiede tempo per essere compreso e assimilato, così come il Capitale richiede tempo per la mole. Nell’era del veloce, questi testi richiedono il coraggio della pazienza. Ultimo libro consigliato è di uno dei maestri del filosofo: Costanzo Preve La passione durevole, 1989
Il terzo video ( https://www.youtube.com/.... ) lascia spazio alle risposte che vengono date per replicare alle domande del pubblico. Inutile dire che invito a visionare i video perché, come sempre, le parole del protagonista son sicuramente molto più efficaci del breve riassunto proposto.
Mirco Venzo, Treviso 24/10/2016 #qzone
foto di Franco Dal Col