q slide 005j

Cerca

20161201 VM saliceDomenica, come di consueto, con l’amico Giorgio Grassato sono stato in centro Treviso per un caffè. A sorprenderci è stata la vista di uno dei due imponenti salici piangenti adiacenti a Palazzo Rinaldi, riverso sino a dentro il Sile: sradicato! A quell’albero ero legato; più d’una volta avevo posto ragazze o spose sotto le sue fronde, soprattutto nel periodo estivo, per realizzare scatti ancora impressi nella mia memoria. Ho per questo posto particolare attenzione al commento di una signora particolarmente elegante, impomatata e profumata come si conviene all’alta borghesia cittadina che considerava al compagno:

Sono stati dei vandali, dei giovani teppisti arrampicandosi sin sopra la pianta l'han fatta cedere, rovinandola”! Tanta sicurezza veniva captata da un signore vestito sportivo che commentava all’amico: “Quea no a ga capio un c…!” La tesi sostenuta dal secondo viandante ritiene le abbondanti piogge dei giorni precedenti causa dell'ammorbidimento del terreno. Le radici dell'albero poi, che per loro caratteristica non vanno mai in profondità, non son riuscite a reggere il peso dello stesso, troppo cresciuto per le loro possibilità. “I salici o cadono dentro i fiumi lungo i quali preferibilmente crescono, o crollano su se stessi, sotto il peso dei loro rami, quando questi son troppo grandi!”
Nel seguito della camminata siamo approdati di fronte alle opere di una nostra vecchia conoscenza, il fotografo Giocondo Valdini che proponeva una serie di lavori ad esposizione multipla. Alcuni realizzati partendo da negativo, cosa per intenditori della camera oscura, altri partendo da supporto digitale. E’ stato questo secondo progetto ad avermi favorevolmente impressionato. Ogni scatto aveva una bella ragazza posta ad un lato dell’immagine, mentre dalla parte opposta volti di anziani signori parevano osservare la sensualità con espressioni che potevano suscitare un’idea di nostalgia o di rimpianto. Non so se questa chiave interpretativa mi sia sorta spontanea dopo aver visto il salice in orizzontale, ma quella pianta aveva sicuramente riparato nei lustri parecchia "bellezza". Molte coppiette sul muretto protetto dai suoi rami, si erano scambiati migliaia di baci, il fascino di quell'angolo lo rende una delle zone favorite dagli innamorati trevigiani che, indifferenti a chi li circondano, dialogano e si coccolano.
Il tempo è passato anche per quella pianta. Lei ha terminato di proteggere gli amanti e gli sposi e io ho smesso di ammirarne la leggiadria. E’ novembre, il paesaggio che ci avvolge è ammantato di un’aurea grigiastra, la natura è nella fase della decadenza, le foglie abbandonano gli alberi e la città pare spenta. Mi trovo a ripensare a quel salice con un sentimento simile a quello dei vecchietti posti al lato delle giovani fanciulle. Resomi conto di questa associazione, per nulla piacevole, rimango silenzioso. Giocondo Valdini spesso è al centro di diatribe e polemiche, ma se la camminata in centro è stata una fucina di sensazioni molto merito va riconosciuto alla sua abilità di fotografo.

Mirco Venzo, Treviso 27/11/2016 #qzone
Foto Giorgio Grassato dal cellulare

CookiesAccept

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Il presente sito web utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti. Proseguendo nella navigazione acconsentirai all'informativa sull'uso dei cookies.

Leggi di più