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20170606 MZ bookIl prezzo del silenzioStoria dell’ INFERNO che abbiamo vissuto (Ed Photocity - RIf 1) è il libro recentemente uscito e scritto da una delle nostre blogger, Monica Zuccato. “Monica, perché a tuo avviso bisognerebbe leggere il tuo libro”? "Anzitutto perché è una storia autobiografica, e quindi vera, poi perché tratta di un tema attuale, di cui si è parlato molto anche nell'ambiente patinato della moda, delle modelle e delle sfilate ..."   "Ovvero di che si parla"?

Si parla dei disturbi del comportamento alimentare. Forse possiamo dire che tutti, in qualche modo, abbiamo qualche strano comportamento nei confronti del cibo di cui ci nutriamo quotidianamente, e magari non ce ne rendiamo conto. A pensarci bene dalla nostra relazione con il cibo, con gli alimenti che assumiamo si possono capire molte cose di come siamo, di ciò che ci piace, aspetti del nostro passato, del nostro vissuto ..."

Monica inizia ad entrare in un ambito personale e qui preferisco non approfondire, anche perchè il suo libro non l'ho ancora letto e quindi non posso ben capire ma credo che la storia si snodi precisa e ricchezza di dettagli. Monica ha sofferto di anoressia nervosa, ha raggiunto livelli di magrezza pericolosi rischiando la vita, ha avuto problemi con il cibo, con l'alimentazione, con se' stessa e con gli altri. Mi spiega che sempre i disturbi del comportamento alimentare trovano radici in difficoltà di relazione, in nodi affettivi non risolti; ad accompagnare questo dramma e a costituire un ostacolo per la risoluzione del problema vi è il silenzio, l’omertà delle malate e spesso delle loro famiglie, l'ostinazione a non parlare delle sofferenze patite ad amici, parenti, medici.

Nel caso di Monica, ammalatasi negli anni 80, ci fu anche la poca conoscenza del problema da parte dei sanitari, la mancanza di strutture per la cura, fattori che hanno allungao il suo calvario nel tempo. “Non è una puntura di un insetto ... qualcosa che guarisce con i farmaci e con il tempo. Al contrario, più trascorrono gli anni e più le cose peggiorano e si può arrivare vicinissimi alla morte, com’è successo a me. Oppure perdere la vita come è successo a molte ragazze che ho conosciuto in tanti anni in cui ho lottato per uscirne e guarire ...”. Mi sento impreparato ad approfondire temi che sento essere molto personali, che si radicano nei rapporti affettivi più profondi della mia interlocutrice; ho quasi paura a porle domande che potrebbero risultare dolorose, anche se la disponibilità di Monica è assoluta.

Leggerò senz’altro il suo libro: tra le molte donne che hanno fatto parte della mia vita mi rendo conto che, probabilmente, un paio avrebbero potuto essere affette da disturbi alimentari simili a quelli  descrittimi da Monica. Voglio capire meglio un argomento che non conosco. Temo perchè - e parlo di amiche intime – mi rendo conto ora che non me ne hanno mai parlato. Dialogando con Monica mi viene il sospetto che la relazione che avevo con loro non fosse poi così profonda da permettere di svelarmi questi travagli, questi dolori profondi che hanno preferito celarmi.

Sono rimasto molto scosso dalla chiacchierata con Monica, ho  compreso che questo mondo nascosto e segreto si trova invece in mezzo a noi e non ce ne accorgiamo.  Ragazzi che mangiano troppo, che mangiano poco,  che mangiano per poi pentirsene e liberano del cibo sono più numerosi di quanto si creda. Sentirne parlare dai diretti interessati è pressoché impossibile. Ha ragione l’autrice quando dice che la sua storia non parla solo di un caso personale ma di un fenomeno diffuso nella nostra società e, come tale, va compreso e combattuto, perchè riguarda tutti noi.

 Mirco Venzo, Treviso 06/06/2017 #qzone -

Rif 1 http://www.unilibro.it/libro/zuccato-monica/...

 

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