Dal 1 Luglio al 3 Settembre a Palazzo Tadea, Spilimbergo, con ingresso gratuito espone Letizia Battaglia. Che foto propone la mostra? Cito alla rinfusa:
- .- Un magistrato con la scorta
.- Primo piano di Rosaria Schifani, vedova di un agente di scorta ucciso.
.- Una donna abbraccia appassionatamente un uomo: è la madre che bacia il figlio carabiniere tornato a casa da una missione pericolosa.
.- un giudice comunista, assassinato.
.- Il cadavere di un politico democristiano.
.- Primo piano di Felicia Bartolotta, coniuge Impastato. La donna è ricurva su se stessa, mentre nella foto alle sua spalle, il figlio Giuseppe, assassinato dalla mafia che combatteva, è ritto sulla colonna vertebrale. Peppino è allegro, al contrario della madre.
.- il giudice Giovanni Falcone
.- Un Giulio Andreotti sorridente accompagnato dal mafioso Nino Lima.
.- Una prostituta (con altri due cadaveri a lato) assassinata: praticavano senza avere il permesso. Sullo sfondo un poster di una sorridente Carmen Russo in uno dei suoi atteggiamenti sexy.
Le foto di Letizia vedono protagonisti soprattutto i cadaveri, di uomini, donne, uomini famosi, persone sconosciute. Non guardo le foto, mi limito a leggere le didascalie, come quella dell’uomo fulminato dentro un tombino: ci andava per recuperare il rame con cui sfamare la famiglia. (1976) .
.- Un bambino gioca a fare il killer con una calza in testa e una pistola giocattolo.
.- Foto di donna con tre bambini. Il più piccolo ha la mano fasciata. E’ stata rosicchiata da un topo, lui piangeva ma la mamma troppo stanca per svegliarsi non l’ha difeso dal roditore che l'ha privato per sempre di un dito.
La donna pare un soggetto, se preparato adeguatamente e vestita con l'abito giusto, molto seducente, ma la tunica da casalinga meridionale non rende merito al suo fascino, che rimane nascosto.
.- 1981 la polizia carica i pacifisti che manifestano contro i missili di Comiso.
Le foto vanno da metà degli anni settanta a prima dell’omicidio di Capaci di Giovanni Falcone. Sono le foto dell’Italia che non abbiamo mai voluto affrontare, sono state scattate mentre Villaggio nei suoi Fantozzi parlava (Rif 1) di come i piccoli borghesi del nord avessero il problema delle vacanze di Natale e di cuccare la collega “Silvani” di turno, quella che si trova in ogni azienda che si rispetti. Nel Palazzo dove espone la Battaglia vi è anche un altro artista, ma confesso che dopo i pugni allo stomaco che mi ha assestato la Letizia, non riesco a mettere a fuoco alcun ché; le foto viste, i titoli letti, le riflessioni che mi vengono spontanee fare mentre cammino nello splendido e silenzioso palazzo fiulano, mi chiudono la gola, e per me basta così. Conto di approfondire la storia e la filosofia di questa giornalista fotografa, perché quanto visto a Spilimbergo me lo impone sia in qualità di amante della Fotografia, sia come persona interessata ai fatti sociali del proprio Paese e del mondo.
Mirco Venzo, Spilimbergo 09/07/2017 #qzone