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20170916 VM hands offInizia sabato 16, alle h. 18,00 la cerimonia di chiusura, con musica e rinfresco dell’International Contemporary Art 2017, esposizione di opere d’arte allestita a Jesolo Lido (Via Domenico Modugno). Ad esporre oltre sessanta artisti di più nazionalità divisi in due ampi padiglioni. La mostra è stata organizzata da RosSso Veneziano in collaborazione con Toscana Cultura e devo dire che gli amanti dell’arte sono rimasti contenti di quanto proposto dagli organizzatori.

E’ stato un successo soprattutto se consideriamo le presenze straniere...” mi spiegava il Maestro Bruno Locatello, uno degli organizzatori, pure lui espositore con il nome d’arte Luc, “…la realtà è che sono soprattutto coloro che arrivano da lontano a dar valore alle nostre capacità artistiche più degli abitanti locali...” precisava con un velo di rammarico.

Ed è un peccato che gli jesolani non abbiano fatto una camminata nei corridoi dei saloni espositivi, sarebbero rimasti soddisfatti nel vedere opere di bronzo affiancate alle sculture di Valeria Franzoni. Un volto femminile con una grossa catena al collo mi accoglie subito all’entrata, attorno al suo viso una rete… "Siamo incatenati, ma i condizionamenti che ci offuscano la mente sono anche attorno a noi, nella nostra testa...", pare dica l’artista, la rete che avvolge il capo illustra probabilmente le influenze sociali, culturali, tecnologiche o forse anche religiose. E’ una mia spontanea interpretazione nata di primo acchito dopo aver visto la scultura. Nel seguito della camminata posso godere di opere pittoriche sia astratte che figurative dove vi è l’esaltazione dei colori, dei sentimenti, della natura. Non mancano le fotografie o la ricerca che spinge ad utilizzare materiali alternativi.

Il Maestro Luc, illustra Venezia su supporti di polistirolo, un prodotto chimico che mi riconduce immediatamente al petrolchimico di Marghera, quasi a connettere la storia gloriosa della città ad un’attualità controversa. Le vicende di Marghera, han favorito l’attuale Venezia o l’han danneggiata? Sicuramente l’han condizionata ed ecco che l’immagine di Piazza San Marco emerge da un prodotto che deriva dal petrolio, quel petrolio lavorato vicino alla storica piazza. Ad accompagnarmi nella passeggiata è uno degli organizzatori di RosSso Veneziano, il Maestro Sandro Carloni.

Le sue tele, utilizza supporti in juta recuperati dai sacchi di caffè, sono un’esaltazione di colori che lui imprime nella tela con la spatola e con le dita, per esaltarne anche la materialità cercando la tridimensionalità. I suoi soggetti preferenziali sono la natura ma nell’opera di cui va maggiormente fiero, Attimi, la presenza umana e il simbolismo la fanno da padrone. Una pergamena s’impone allo sguardo del fruitore dell’opera, al suo fianco un timbro.

Nella carta potrebbe esserci uno scritto, l’uomo ha necessità di lasciare traccia della sua storia, di ciò che pensa, della sua arte, questo si presume ci sia nel rotolo chiuso. Al suo fianco un timbro "parla" di come la burocrazia, l’ufficialità pesi su chi vuole scrivere (o descrivere) la sua storia. Un orologio è al centro del quadro: il tempo che scorre, scorre come il monopattino che appare dietro ad esso. Simbolo di giochi infantili, di bimbi che il tempo farà evolvere in uomini, uomini che la burocrazia (il timbro) condizionerà. Tutto questo quando dietro, imponente, vi è il mare: la natura. La natura che si disinteressa delle cose umane ed è lì da sempre, come l'acqua che era presente prima che l’uomo iniziasse il suo percorso e vi sarà anche dopo che saremo scomparsi.

Tra gli espositori v’erano anche alcuni appartenenti alla Compagnia artistica Artescalza, compagnia artistica che ha intrattenuto i presenti con una performance di stampo teatrale dal titolo Hands off, lo spezzone proposto, (l’opera è suddivisa in più parti), aveva titolo Le origini. Protagonisti del lavoro sono i bambini, quei bambini che spesso si trovano in contrasto con gli adulti per il semplice fatto che seguono la loro natura libera e giocosa, andando spesso in conflitto con “i grandi” presi dai loro problemi, dalla burocrazia, dall’inseguire l’orologio… Guarda caso i temi sono gli stessi che il maestro Carloni ha proposto nel suo Attimi.

La performance Hands off sarà riproposta a Treviso, il 23 dicembre 2017, m'informava una delle ideatrici del lavoro, Claudia Rossetti, e il Maestro Bruno Lucatello di RosSso veneziano ci confidava che, felicemente sorpreso dell’idea teatrale appena vista, sta considerando l’ipotesi di portare “qualcosa” di Arte Scalza in Toscana dove ha contatti artistici. A cosa si riferiva? Si concretizzerà la sua idea? Mistero.

Mirco Venzo, Jesolo, 15/09/2017 #qzone
Nella foto un momento della performance Hands off – Le origini.

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