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20171217 VM baseggio 15 idee di fotografia è il titolo della mostra visitabile gratuitamente sino al 1 gennaio 2018 presso la prestigiosa sede del Palazzo dei 300 in centro Treviso. Non ho gli orari della mostra, ma so chi l’ha organizzata: l’associazione Venetofotografia (rif. 1 / 2) un vivace gruppo che promuove l’arte fotografica con incontri e mostre spesso di altissimo livello. Ogni giovedì in Piazzetta San Parisio nr 3 (centro città, naturalmente) i simpatizzanti si ritrovano per parlare di foto. L’ingresso è aperto a tutti senza spese e non è raro vi sia un incontro con un fotografo affermato che illustra i suoi segreti. Tornando all’esposizione del Palazzo dei 300 sono cinque gli artisti che propongono le loro opere: Livio Prandoni, con scatti dove protagonista è la città, da un lato, e la sperimentazione fotografica, dall’altro. Le immagini del suo lavoro La città sfuggente, si distaccano infatti del vecchio concetto di fotografia che vuole il soggetto perfettamente a fuoco, al contrario effetti “particolari” sono volutamente presenti nell’immagine.

Francesco Nola presenta un lavoro di alto livello poetico, dal titolo - … Maria… - Una ragazzina che ha disagio di farsi fotografare e si nasconde o cerca sempre di farlo in molti scatti. La sua mano cela il volto, foto che generalmente sono scartate da noi fotografi, ma che Francesco invece esibisce, accostandole ad altre che parlano del suo mondo, parlano di questa ragazzina. Ecco allora le sue bambole o la sua camera da letto… frammenti che cercano di spiegare chi è questa bambina che si sta sviluppando e lo fa con pudore, vuole farlo in silenzio, con discrezione.

Marcello Pezzè propone Persistenze, un lavoro dove protagoniste sono statue relative alla guerra, e su questo tema l’autore vuole focalizzi l’attenzione il visitatore. Alberto Privitera si occupa di paesaggio, accostando differenti immagini l’una all’altra. Anche Alberto propone combinazioni dai richiami poetici, a modo loro romantici, in cui il silenzio e un idea di meditazione sono ricorrenti. Il focus però lo dedico a Sergio Baseggio, per la semplice ragione che era presente alla mostra quando son entrato e con lui ho potuto scambiare due chiacchiere.

Il lavoro proposto da Sergio Io ...opera, vede situazioni urbane, abbastanza normali, dove lui si infila in modo originale, spesso ironico. Il risultato finale è una raccolta di foto dove la realtà e la fantasia si fondono in modo intrigante. Tutte le foto del progetto partono da situazioni comuni, un murales dentro la città, le opere recuperate alla biennale di Venezia, una signora anzianotta che sta sopra una scala.
L’autore però non si limita a catturare questa realtà, ma la integra con la sua presenza che da un valore aggiunto alla foto, spesso suscitando un senso di simpatia in chi l’osserva. Non sono quindi autoritratti, anche se in ogni immagine Sergio “de russo o de strusso” (modo di dire veneziano) è presente. Il Baseggio inserendo se stesso nella foto attira l’attenzione su cose, o situazioni che altrimenti risulterebbero banali. Il risultato finale quindi non è un lavoro autobiografico, e neppure è una ricerca filosofica, pur se il lavoro che c’è dietro è quanto mai complesso “Alcune foto sono state realizzate andando e ritornando nel posto, cambiando abito, provando e riprovando. Alcuni scatti sono il risultato di svariate decine di tentativi…”, mi confida.

20171217 VM Baseggio 2L’obiettivo di tanta fatica? Strappare un sorriso in chi osserva la foto, cosa che riesce quasi sempre, non senza suscitare anche un profondo senso di ammirazione in chi, inevitabilmente, si ferma ad osservare l’immagine. Non voleva essere citata, ma io lo faccio lo stesso: preziosa è la collaborazione della compagna di Sergio, la signora Anna Rosa. E’ lei che stimola il compagno in questa ricerca ed è lei che ha fortemente voluto che esponesse queste immagini in palazzo dei 300, lavoro che è in "working progress" e nasce tre anni fa. A me la ricerca di Sergio ha semplicemente entusiasmato. Il commento finale all’intera esposizone lo lascio ad un toscano che era presente con noi nel nobile salone: “… mi ha stupito vedere che livello artistico c’è qui. Non sono belle solo le foto di questo signore (Baseggio), ma anche gli altri lavori sono di ottimo livello!”. La presentazione all’ingresso è frutto della penna e della competenza di Chiara Pozzobon, anche quella merita buona attenzione.


Mirco Venzo, Treviso, 17/12/2017 #qzone
Foto di Giorgio Grassato con il cellulare.

Rif. 1 https://www.facebook.com/grou...
Rif. 2 http://www.venetofotografia.it/

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