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20170320 MZ AlpiniIl 12, il 13 e il 14 maggio 2017 si terrà a Treviso la 90° Adunata Nazionale degli Alpini, anche detta Adunata del Piave. Un avvenimento importante ed unico, dopo quella tenutasi a Pordenone nel 2014 (87°) e che ebbe un successo che Treviso spera di ripetere. La città di Pordenone rispose con entusiasmo, slancio e grande partecipazione alla “chiamata” alpina, per una tre giorni che vide impegnati praticamente tutti i cittadini per far sì che tutto si svolgesse con ordine e senza intoppi. Il Friuli ed il Veneto, così come tutte le regioni del Nord, sono legatissime alla tradizione alpina e la portano avanti con orgoglio, nonostante l’abolizione della “Naja” abbia molto penalizzato questo Corpo.

Gli Alpini sono le truppe da montagna dell’Esercito Italiano, come lo erano per il Regio Esercito prima che diventassimo una Repubblica nel 1946, e costituiscono una specialità dell’Arma di Fanteria, specializzata nella guerra sul territorio montano. Queste truppe sono attualmente organizzate in due brigate operative appartenenti al Comando Truppe Alpine. Formatosi il 15 ottobre 1872, quello degli Alpini è il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo. In origine fu concepito per proteggere i confini montani settentrionali italiani con Francia, Impero Austro-Ungarico e Svizzera. Il loro contributo fu decisivo durante la prima guerra mondiale, quando vennero impiegati nei combattimenti al confine Nord-Est con l’Austria-Ungheria per fronteggiare le truppe regolari e da montagna austriache e tedesche lungo tutto il fronte italiano.

Durante la seconda guerra mondiale combatterono nei Balcani e sul fronte russo, dove le truppe impegnate sul Don subirono perdite terribili durante la battaglia difensiva e la tragica ritirata nell’inverno del 1942-43. Dal 2003 gli Alpini sono impegnati in Afghanistan e non serve dire che ogni volta che si verifica, purtroppo, qualche calamità naturale sul territorio italiano o dovunque ci sia da aiutare, gli Alpini sono i primi a partire ed i primi ad arrivare laddove serve la loro esperienza, il loro aiuto, il loro cuore. Una famosa e grande Brigata alpina italiana è senz’altro la Julia, che ha sede ad Udine e dipende dal Comando Truppe Alpine. Nel terremoto del Friuli, il 06 maggio 1976, gli Alpini della Julia furono duramente colpiti dal sisma. 28 ragazzi in servizio militare morirono nel crollo della Caserma Goi Pantanali a Gemona tra cui il giovane Bruno Raggiotto, figlio di nostri amici di famiglia, anche lui a servizio militare.

Ciò nonostante gli Alpini prestarono i primi soccorsi alle popolazioni scavando tra le macerie e mettendo in salvo i feriti. Forse perché sono friulana, o forse perché il mio papà era un alpino della Julia e mi portava a quasi tutte le adunate in  Nord Italia, per me la Julia è un pezzo di cuore e sono molto legata al suo nome anche per il grande contributo che hanno dato, durante la guerra, tanti miei familiari portando con orgoglio il cappello con la penna. Quando vado alle adunate e guardo i “veci” e i “bocia” mi commuovo sempre. Portano impettiti il loro copricapo con la penna e fra le loro file puoi contare centinaia di ragazzi, uomini ed anziani, tutti con lo stesso spirito di corpo e uniti da ideali che oggi sembrano essersi un po’ persi.

Di sicuro non li hanno persi loro, perché essere un Alpino significa fare parte di una grande famiglia, condividerne gioie e dolori ed avere tanti “fratelli di penna” che accorrono sempre, nel momento del bisogno ma anche se c’è da far festa, mangiare e bere, raccontarsi storie di guerra e di naja come se il tempo non fosse passato e i capelli non fossero grigi. E in testa c’è sempre Lui, il glorioso copricapo con la penna, con i distintivi di tante adunate. Lui è un simbolo e rappresenta qualcosa che non potrò mai conoscere direttamente … ma in quanto figlia di un Alpino che oggi – come dicono loro – è “andato avanti” posso dirvi che lo spirito di corpo di questi uomini è indistruttibile, unico e irripetibile. Un orgoglio italiano che dobbiamo tenerci caro.

Andremo tutti numerosi all’80° Adunata degli Alpini di Treviso, ci sarò anch’io e in mezzo a loro, quando sfileranno, mi sembrerà di poter scorgere il mio papà come se fosse ancora qui, orgoglioso e fiero di appartenere alla Julia e, chissà, magari potrò ancora sentire la sua voce insieme alle loro voci, quando grideranno forte il saluto alpino in friulano: “Alpin jo mame!”. Buona Adunata a tutti!

Monica Zuccato, treviso 20/03/2017 #qzone
Foto recuperata dalla rete

 

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