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StelleAlpineLa Stella alpina (Leontopodium alpinum) è un fiore dal significato simbolico, rappresenta quasi un mito nell'immaginario collettivo. Quando la si incontra nel suo ambiente naturale, non si dimentica più. Mio padre ricorda quante ne trovava da giovane durante le sue escursioni con gli amici, sulle Dolomiti. Credo ne abbia ancora una in portafoglio, da allora. Sembra che attualmente non sia a rischio di estinzione, almeno nell'immediato. Eppure, parlando con persone che vanno in montagna, quasi nessuno le ha viste di recente. Sono tornata dove sapevo, speranzosa. Verso fine agosto, temevo fosse tardi. Sia per la stagione inoltrata, sia per i tanti camminatori che sono passati. Pur sapendo di una legge che ne vieta la raccolta, non è difficile trasgredire per chi vuole farlo. E sarebbe come rubare un pezzetto di paradiso. Emozionante, ma l'oggetto del furto non potrà mai essere restituito: una multa non lo riporta in vita. Inoltre, il clima sempre più caldo scioglie i ghiacciai perenni e modifica gli ecosistemi, credo sia questo il maggior pericolo. Negli ultimi anni, il cambiamento risulta evidente a chiunque.
La zona è molto conosciuta e frequentata. Tuttavia, quel giorno i turisti della montagna non sembravano interessati alle rarità botaniche. Solo una signora tedesca mi assomigliava, nel modo. Uno scambio di sorrisi, abbiamo percepito una complicità spontanea: anche lei con la fotocamera in mano e lo sguardo estasiato, ha detto qualche parola per me incomprensibile ma si capiva che era stupore, meraviglia, entusiasmo. Sono uscita dal sentiero quasi con devozione, a passi lievi. Certi luoghi hanno una sacralità che va rispettata. Sfioravo con gli occhi quei prati di alta quota, davanti a me e intorno. Respiravo la stessa aria dei fiori, estraniata dal mondo della gente. C'era un vento sottile che accarezzava senza tregua le erbe aride e, fra quelle erbe, eccone una... una Stella. Poi un'altra, e ancora, e ancora. Ho iniziato a contarle, quasi una specie di censimento. Ero felice nel vedere che esistono ancora quei capolavori incredibili. Sembrano fatti di lana, di panno morbidissimo ritagliato a punte, bianco opaco eppure luminoso, con dei batuffoli al centro, dove si nasconde un profumo. O così mi è sembrato. Per un tempo troppo breve (o un privilegio?...) sono rimasta seduta fra le stelle. E mi son detta brava per essere riuscita a non raccoglierle, neanche una.

Daniela Grassato - 12 settembre 2016 #qzone

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