Grecia

Fuggi le popolose spiagge roventi
la rena triste
inquinata da resti d’inutile fumo
soffocata da plastiche multicolori.
Fuggi vocianti arenili
cui l’antico mistero svelato
nulla più conferisce
se non  lezzo dolciastro d’olii
e ripugnanti creme.
Grecia non è questa.
Grecia è femmina crudele
che avara si mostra, talora
figura muliebre ed incerta
tra le profondità dell’onde
scosse da eliche d’improbabili navigi.
Il suo sorriso celia nella possenza dei tramonti
che assonniti posano
su la dolce linea dei suoi infiniti fianchi.
Mirabile visione ella s’immerge
al largo
giocosa sfinge dagli occhi d’ocra
languida avvolge nel suo velo di canicola
ratta, poi, s’adombra e fugge
certa del suo incantesimo.
Grecia è un manto di cielo
puntuto d’astri notturni
e  grilli
vocianti ansie di brevi esistenze
disturbano il sonno estasiato
di stupiti erranti.
Grecia è tremula mano di bella fanciulla
esili dita fasciate del polveroso lucore
d’un anello di Luna
Tacita promessa del vicino giorno
nuovo  prodigio arcaico
rara, desueta bellezza.
Splendido nitore d’alba, incredula
ancora
d’essere lei, meravigliosa
Ellade.

Monica Zuccato, 01/02/2001

L'autrice invita a "...non cercare le spiagge popolose, piene di gente rumorosa, che fuma, vocia e si spalma creme sulla pelle al sole. Non potresti, in tal modo, sentire la vera voce di questo antico paese. Grecia, al contrario, è femmina crudele (come Diana dea della caccia), che spesso non si fa vedere nelle sue vere vesti, ma puoi scorgerla in tutta la sua bellezza quando sorge dal mare (come Venere) e dalle sue profondità disturbate oggi dalle eliche di enormi navi che vi transitano. Il sorriso di Grecia si nasconde nei meravigliosi tramonti che terminano sulle sue linee di orizzonte. Grecia è bella anche di notte, nei suoi cieli pieni di stelle, quando puoi indovinare la promessa del giorno, che sarà bello come il precedente e ancora una volta allora riscoprirai la meraviglia di Grecia, l'antica Ellade".
Nella foto scelta dall'autrice, Oia a Santorini.