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220170501 VM CaffèApprofittando del bel tempo, incoraggiati dai numerosi giorni di pioggia e freddo che han preceduto questo week end, io e l’amico Giorgio siamo andati a berci un caffè in centro Treviso. La gente pareva vivace e sorridente, i concittadini avevano voglia di godere della loro urbe, e la serenità la faceva da padrona. Abbiamo anche fatto una camminata cercando di visionare le molte proposte artistiche disponibili. In Chiostro San Francesco, sino al 10 Maggio Luciano Bertocco propone le sue fotografie. Il tema è legato al viaggio e dai titoli dei suoi scatti traspare un approccio mistico, quasi religioso. Abbiamo pure scambiato due chiacchiere con l’artista che si è dimostrato cordiale e disponibile.

Nel piano terra di Ca’ dei Carraresi Maria Camarra propone opere dai colori molto sgargianti, di dimensioni importanti, dove spesso il soggetto sono donne sorridenti, anch’esse positive, come i viandanti sopra descritti. (Domani termina la sua esposizione) In piazza San Vito il Giardino delle Arti esibiva le opere di alcuni pittori e fotografi. Pure sotto la Loggia dei Cavalieri, un gruppetto proponeva del jazz dal vivo, arricchendo la mattinata di musica. Ed è lì che Giorgio ed io ci siamo fermati ascoltando le belle note musicali, godendo della temperatura mite della mattinata che ci accarezzava il volto ed osservando spensierati quanto ci circondava.

Molti degli spettatori stavano apprezzando l’abilità musicale degli interpreti. Un gruppo di turisti invece teneva il naso all’insù, ascoltando le indicazioni della guida che spiegava chissà cosa legato alla medioevale architettura trevigiana. Alcuni viandanti erano intenti a chiacchierare, mentre altri, donne per lo più, riponevano la loro attenzione nelle  vetrine. Qualche ragazzo pareva invece attratto dal fondoschiena di una specifica passante, ben fasciato dai suoi jeans che sapevano come valorizzarlo per venir poi distratto dal "davanzale" di una maggiorata che una maglietta offriva alla vista di chi la sapeva cogliere.

In questo clima estivo la mia attenzione veniva catturata da due ragazzi di colore che parevano corpi estranei dentro la città. Erano ricurvi suoi loro cellulari, disinteressati alle note musicali degli abili musicisti, all’arte, alla bellezza ed alle bellezze del luogo. Uno di loro ogni tanto alzava la testa e si guardava guardingo, come se una qualche minaccia lo potesse coinvolgere da un momento all’altro. Cosa ci stavano a fare a Treviso costoro? Perché ci sono arrivati?

Sono temi che tratto in molti articoli, e quindi oggi non voglio approfondire o lanciare spunti di riflessione a riguardo, mi limito a segnalare come nel seguito della passeggiata siamo passati di fronte alla sede del PD, partito ora al governo del Paese che vanta tra le recenti imprese l’appoggio ad un referendum Costituzionale poi bocciato dalla popolazione. Quei corpi estranei all’interno della città, non sono solo responsabilità del partito che ci governa, e non sono neppure responsabilità esclusiva delle numerose persone che pensavano, diligentemente in coda fuori della sede, di dar un contributo alla politica attraverso le primarie che stavano votando da cittadini democratici.
Non solo solo ed esclusiva responsabilità di tutti costoro dicevo, ma per una certa percentuale, neppure troppo piccola (oggi sono loro al Governo, mica l'opposizione!) sicuramente sì.

Rientrando a casa m’interrogavo se qualcuno di questi elettori compiaciuti avesse notato quei due giovani ragazzi e avesse dedicato a loro un qualsivoglia pensiero. Sarò cinico ma la risposta è stata negativa.

Mirco Venzo, Treviso 30/04/3017 #qzone
Foto Giorgio Grassato dal cellulare

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