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20170516 MF Baudet DraghiMi piacciono le fake news, sono lo specchio della società e del momento che stiamo vivendo, anche se non sono certamente una novità nella storia dell’uomo, ma da che mondo è mondo bisogna saperle smascherare. Per farlo bisogna partire dalle fondamenta delle fake news. Possiamo dire che ci sono fake news bislacche, quelle facilmente identificabili, e fake news strutturate, istituzionali, o mainstream.

Le fake bislacche generalmente sono confutabili con semplici riscontri oggettivi, generalmente godono di mediatica attenzione, mentre per confutare le fake strutturate a volte è indispensabile un bagaglio tecnico e culturale che non è sempre a disposizione della maggior parte delle persone, e solitamente passano sotto traccia. Le fondamenta basilari delle fake news si possono ritrovare nelle prescrizioni di uno dei più grandi faker della storia, Joseph Goebbels che asseriva:

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.”

“La propaganda è un'arte, non importa se questa racconti la verità.”

“Non basta sottomettere più o meno pacificamente le masse al nostro regime, inducendole ad assumere una posizione di neutralità nei confronti del regime. Vogliamo operare affinché dipendano da noi come da una droga.”

A tanta arguzia, la saggezza popolare risponde: “Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”.

Sappiamo che fine ha fatto la società costruita sulle bugie di Goebbels. Introdotti gli elementi tecnico teorici e storici delle fake news applichiamoli all’attualità. Penso che possa essere suggestiva per i “patrioti Europei”, la lettura di due notizie riportate su Express. La prima notizia si riferisce al confronto tra il deputato olandese Thierry Baudet e Mario Draghi. Baudet leader del partito euro scettico Forum per la Democrazia, ha chiesto a Draghi: “L’Olanda ha un surplus di 100 Miliardi di €uro, quindi se decidessimo di uscire dall’€uro, che è uno dei punti del programma del mio partito, secondo la sua opinione, dovremmo ricevere 100 miliardi di euro dai paesi del sud?” (Le traduzioni non sono letterali, per l’originale vedi sotto)

Ha replicato Draghi: “Lasci che le risponda come ho risposto al Parlamento Europeo. L’euro è irrevocabile, e questo è nei trattati. Non farò speculazioni su ipotesi che non hanno possibilità di avverarsi alla luce degli attuali trattati. Inoltre, l’euro è stato un successo per l’eurozona e specialmente per i paesi come l’Olanda”. Il parlamentare olandese ha risposto: “Solo una piccola osservazione: lei ha detto di non voler fare speculazioni sulla possibilità che l’eurozona si disgreghi. Ma questo è quello che lei ha fatto a gennaio, quando ha detto che ‘se l’Italia dovesse lasciare, allora dovrebbe pagare il conto’. Lei quindi stava speculando riguardo alla possibile rottura dell’eurozona, non sarebbe intellettuale corretto usare gli stessi principi sull’ipotesi che fosse l’Olanda ad andarsene?”

Ci troviamo difronte a una strana situazione. A gennaio per uscire dall’€uro bastava pagare se eri un debitore, mentre a maggio se sei un creditore non incassi i crediti se esci. Quindi l’€uro è una soffocante prigione di massima sicurezza, da cui è molto difficile uscire, ma non impossibile, paghi se hai debiti, non incassi se hai crediti. Lascio a voi decidere se l’irreversibilità dell’€uro, oppure l’affermazione paga ed esci siano delle fake news oppure no. Passiamo alla seconda notizia riportata da Express dove i capi dell’eurozona bacchettano Macron. Il commissario Günther Oettinger, dello stesso partito di Angela Merkel, ha detto che non è necessario il Ministro delle finanze dell’Eurozona proposto da Macron, non c’è nessuna ragione per cambiare l’attuale struttura: la Commissione europea controlla, il Consiglio Europeo decide e il Meccanismo Europeo di Stabilità è responsabile dei fondi. A Oettinger si aggiunge Manfred Weber, leader tedesco del Partito dei Conservatori europei, che ha fatto una lavata di capo al giovane Macron dicendogli: “Macron è meglio che si concentri sulle riforme nel suo paese, può domandare le riforme in Europa solo se prima fa le riforme a casa sua.”

Per quanto riguarda la proposta di Eurobonds di Macron, Gunther Krichbaum, capo del Comitato Europeo del parlamento tedesco, ha detto che non se ne parla nemmeno. Christian Lindner, della CDU ha aggiunto.”La Francia non risolverà i suoi problemi con un cenno del capo, ma con le riforme economiche.” Quali siano le riforme che intende Lindner lo sanno molto bene i greci. La potenziale fake new smascherata da questa notizia è quella relativa alla famosa, o famigerata, “riformabilità dell’€urozona”. I giovani e volenterosi patrioti europei, Macron e Renzi, a cui non piace quest’Europa, dovranno scontrarsi con gli arcigni Oettinger, Weber, Krichbaum, Lindner a cui quest’Europa piace molto. Se noi leggiamo congiuntamente le affermazioni di Draghi a gennaio sull’Italia, quelle di maggio sull’Olanda, i cazziatoni tedeschi a Macron è facile capire dove siano le fake news, o no? Ma Macron e Renzi credono veramente che questa Europa possa essere riformata, oppure anche questa è una fake new nella fake new, matematicamente una fake al quadrato. Nel frattempo sul sito dell’ANSA appare questa notizia “Francia: operai, abbiamo minato fabbrica”, è l’Europa bellezza.

Marco Fascina

 

- Draghi vs Baudet

- I tedeschi bacchettano Macron

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