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20180121 MF ZaratustraIl progetto Eurozona è insostenibile”, parola di Jens Weidmann. Also sprach Zarathustra, così parlò il futuro presidente della BCE, il quale, accortosi che le sue parole avrebbero potuto essere nocive per la stessa zona euro, in un evento a Rottach-Egern, in Germania, ha precisato che: “A proposito dei tassi della banca centrale nella zona euro, il rischio imminente di un cambiamento è per il momento ridotto”. Usando un luogo comune, sorge spontanea una domanda: perché il presidente della banca centrale del paese che più ha beneficiato dell’eurozona afferma che essa è insostenibile?

Innanzitutto constatiamo che la nomina di Weidmann a presidente della BCE, in concomitanza con la fine del QE, sarebbe nocivo per l’Italia, per diversi motivi. Jens Wiedmann ha lavorato all’interno del sistema bancario francese e sarà l’uomo giusto al posto giusto per consolidare il nuovo assetto politico europeo, dove l’asse Berlino-Parigi la farà da padrone. Inoltre noi ce lo siamo dimenticati ma Weidmann lo ricorda benissimo che Deutsche Bank ha un’esposizione di 55mila miliardi di dollari in derivati, e secondo il Fondo Monetario Internazionale, “il sistema bancario tedesco pone il maggior grado di rischi di contagio esterni in proporzione ai rischi interni”. Quindi Weidmann farà il possibile per rafforzare la legislazione bancaria europea che considera carta straccia i titoli di stato italiani, mentre sono oro colato i derivati di Deutsche Bank, chissà cosa ci sarà dentro i fondi tedeschi.

20180121 MF TabellaInoltre c’è un altro fatto che farà arrabbiare i tedeschi, per la prima volta da vent’anni a questa parte l’Italia ha per quattro anni di seguito un’inflazione inferiore alla Germania, ho ricostruito i differenziali d’inflazione tra Germania e Italia dal 1997 al 2016 (Fonte http://it.inflation.eu). In rosso sono gli anni in cui la Germania ha avuto un vantaggio competitivo sull’Italia, il nero rappresenta il vantaggio dell’Italia sulla Germania. Naturalmente i sostenitori dell’Euro non capiscono cosa significhi, agli altri l’ho detto. La Germania non può permettere un trend di questo genere, prepariamoci ad una guerra senza esclusione di colpi, da una parte Francia e Germania, dall’altra l’Italia , con buona pace delle pacche sulle spalle di Macron a Gentiloni.

La nostra classe dirigente può ancora credere che esista Babbo Natale, ma il nostro tessuto produttivo sa che Francia e Germania sono i nostri principali concorrenti, nel manifatturiero i tedeschi, nell’agro alimentare i francesi, per questo le multinazionali tedesche e francesi (che hanno importanti soci pubblici) attraverso gli IDE (Investimenti Diretti Esteri) stanno spolpando e depredando l’Italia, con buona pace dei sostenitori degli investimenti esteri che, oltretutto, sono anche quelli che hanno smantellato l’apparato produttivo pubblico. In questa partita gli altri vasi di coccio sono i paesi mediterranei, sempre che questi lo capiscano. La sindrome di Stoccolma impera in Europa, Italia inclusa.

Marco Fascina


http://www.wallstre etitalia.com/weidmann-eurozona-non-poggia-su-basi-sostenibili/
https://it.reuters.com/article/businessNews/idITKBN1F12CX-OITBS
http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2016/09/30/news/i_numeri_che_affondano_deutsche_bank-148826534/

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