La Le Pen ha ottenuto un successo clamoroso alle ultime elezioni francesi. Q zone, da tempo sta sostenendo che oggi è l’estrema destra ad occuparsi dei lavoratori e che questo avrebbe fatto raccogliere loro parecchi consensi, si veda l’articolo del 12 gennaio “Trippe e Schipettino” (Rif 1 parte centrale). Le elezioni in Francia non sono terminate, ma ripropongo alla Vs attenzione l’articolo in cui si trova la previsione di Brigitte Grandville, (Rif 2) un’economista francese che nel 2015 affermava la Le Pen avrebbe avuto tutti contro nel momento decisivo per salire al potere e scardinare il sistema Euro, e che per tanto non ce l’avrebbe fatta.
Il ballottaggio tra la Le Pen e Macron non ha ancora avuto esito, ma la profezia dell’economista francese ha già trovato parziale conferma, praticamente tutti i candidati transalpini esclusi al ballottaggio, in un modo o nell’altro, stanno favorendo Macron isolando la leader contraria alla moneta unica.
Comunque vada a finire Qzone si vanta di aver fornito chiavi interpretative al lettore che ad oggi han trovato solo conferme: la destra cresce di consensi, tanto più di occupa di economia, la sinistra li perde, tanto più lascia all’avversario gestire argomenti quali lavoro e occupazione, ignorando le più elementari leggi economiche, la propria storia e tutti gli indicatori statistici che abbiamo a disposizione. Il lettore potrà immaginare che chi vi scrive sia favorevole ai valori della destra. Purtroppo non è così, la storia insegna che la destra estrema quando giunge al potere spinge verso i conflitti armati.
Tutti ci auguriamo che ciò non debba accadere, rimane la constatazione che anche Donald Trump alla fine sta disattendendo tante speranze. Il Repubblicano americano (forse) farà diminuire la fame dentro il proprio confine, ma non pare abbia tanta voglia di favorire pacifici equilibri e prosperità fuori dal suo territorio. “Io l’avevo detto!” Sarà pronto a replicare più di qualcuno. “Bravo!”, è la mia replica, per evitare che Trump andasse al potere era sufficiente curare gli interessi degli elettori e non dei poteri finanziari. E’ così che si acquisiscono consensi. Oggi purtroppo in America e altrove, questo non lo sta facendo quasi nessuno in occidente da troppo tempo.
Anche in Francia sono i disoccupati e i cittadini della borghesia, la classe cui appartenevo e che sta sparendo ad aver votato per Marinne, e sono quelle stesse classi sociali, che in Italia andranno a votare per Salvini e per la Meloni e per le 5 Stelle. In tempi non sospetti avevo affermato che Grillo, in questo gioco delle parti non rappresenta il cambiamento, ma un paliativo per evitare che il sistema cambi realmente. Anche qui spero tanto esser smentito dai fatti. Per ora, e questo è un fatto, in Italia l’aumento di consensi anti euro molti dei quali interni al partito di Casaleggio, è gestito in modo tale da NON esser sufficiente per rompere la gabbia della moneta unica, condizione indispensabile, (anche se non sufficiente), per ritornare a dar benessere agli europei.
E quindi? E quindi la pressione seguiterà a salire, sin tanto che qualcosa farà saltare il coperchio, qualcosa di molto preoccupante giacché gli ingredienti per una forte detonazione ci sono tutti (rif 3), quello che manca, a mio avviso, è il giusto innesto, ma a quello di solito ci pensa il fato.
Mirco Venzo, 24/04/2017 #qzone
Rif 1 http://qzone.it/index.php/q-economy/193...
Rif 2 http://qzone.it/index.php/q-themes/mirco...
Rif 3 http://qzone.it/index.php/q-themes/mirco...