Byoblu, un sito che seguo con regolarità, ha recentemente intervistato il giornalista non allineato Maurizio Blondet. Nel lungo video sono molte le affermazioni che il giornalista va ad esternare. Una mi ha colpito più di altre perché io stesso, recentemente, in un paio di occasioni, l’ho usata per spiegare la mia situazione ad alcune amiche: Linda, ad esempio, la “Pink Lady”; o la mia ballerina di tango argentino, Maria Luisa; ma anche oggi ne parlavo con una poetessa, Valentina Tortora. Che cosa spiegavo loro? Che dopo lustri nei quali mi maceravo di sofferenza per la mia situazione lavorativa e psicologica (condizione psicologica che era ed è direttamente legata a quella lavorativa, come pure lo è quell’affettiva ecc...), finalmente ho trovato un mio equilibrio, e precisamente da quando ho compreso che sono una vittima di guerra. Non lo sono solo io, lo siamo a milioni; e però, a differenza di altri, io comprendo l’origine del conflitto e le armi usate. Ma lascio la parola al Sig. Blondet (minuto 34’33’’ del rif. 1)
“La gente pensa adesso arriverà un colpo di Stato e arriverà la gente con le divise militari… Ma no! Oramai non le fanno i militari i colpi di Stato, li fanno i burocrati… […] li fa Juncker, (presidente della Commissione Europea, mai eletto da alcun organismo democratico, ndr) … Draghi (presidente della Banca Centrale Europea, mai eletto da nessun organismo democratico ndr). […] Il potere illegale, illegittimo,… "illegale", loro si fan le leggi, per cui i loro poteri son sempre "legali" per definizione, il potere illegittimo è loro. E’ quello della Banca Centrale che ti fa cadere il Governo Berlusconi…”. E ancora: “Noi ci aspettiamo che arrivino i carri armati per le strade, ma non ci sono i carri armati per le strade, non ce n’è bisogno! Ti distruggono con l’euro, e ci tengo a dirlo…”.
Ora sintetizzo lo spezzone che m’interessa. L’intera intervista dura più di un’ora e non tutti i punti toccati mi han convinto, ma quanto segue sì. L’avvento della moneta unica è la causa della perdita del 25% delle nostre industrie. Un’azienda su quattro è morta con danni non solo alla produzione, ma anche all’occupazione. E' da lì che nasce il licenziamento che mi ha visto triste protagonista assieme a milioni di altri miei concittadini. Per non parlare dei giovani, che questi problemi non se li pongono, ma vivono un tasso di disoccupazione del 45%: uno su due (poco meno) è a spasso. Ricorda Blondet che il parto del progetto europeo, concepito da Francia e Germania, vide una clausola della seconda affinché il piano si concretasse: la presenza nella moneta unica del suo principale concorrente industriale, l’Italia. Sapevano i tedeschi che se noi fossimo rimasti fuori da quell’unione, con la nostra moneta, avremmo messo la freccia e li avremmo superati. Ora invece stiamo pagando dazio di una scelta sbagliata. Sbagliata per noi cittadini italiani, non certo per chi ci governa e percepisce stipendi di 15.000 euro il mese (se non di più, precisa il giornalista). Se ci fossero stati dei bombardamenti, li avresti visti, così invece non te ne accorgi: è un conflitto silenzioso, come una pestilenza. E pensi che, al pari della piaga medievale, la causa sia il maligno.
Il maligno però non c'entra. E' un'idea, quella di quest'Europa, che gravita attorno alla moneta unica, idea voluta fortemente da uomini con un nome e un cognome. Il problema è che se non riprendiamo le produzioni di cui eravamo capaci, rischiamo seriamente di diventare parte del terzo mondo. Il relatore pone poi l'accento su una legalità che non coincide più con la legittimità. Chi ci controlla, facendosi le leggi, è legalmente titolato a farlo, ma non sta curando gli interessi del Popolo, e manco lo sta facendo con il nostro consenso: questo crea una situazione d’illegittimità. Il punto è questo: se i nostri rappresentanti non tutelano i nostri interessi, quali interessi stanno curando? Risposta: quelli delle elite internazionali. Mi fermo qui con il riassunto, non senza precisare che il giornalista fa pure qualche nome e auspica nientedimeno che un nuovo processo di Norimberga per punire i “traditori della Patria”.
Ho iniziato l’articolo affermando che io sono giunto autonomamente a questa conclusione e credo sia giusto spiegare qual è stata la molla che mi ha portato a questa convinzione. E’ stata l’intervista che ebbi con il reduce di Auschwitz Birkenau, l’Ing Samuel Artale von Belskoj Levy. In quest’intervista emerse che gli ebrei tedeschi erano consci d’essere in pericolo, ma forte era pure la speranza che l’indomani tutto sarebbe finito e si sarebbe ritornati alla normalità. Fu quell'ottimismo a impedire loro una reazione e fu quella la loro rovina. I mezzi di comunicazione li rassicuravano e le notizie importanti non erano facili da recuperare.
Oggi siamo in una situazione simile, i mezzi di comunicazione non ci aiutano, ma, come spiega bene A. Bagnai, perché mai un giornalista, pagato dai proprietari dei giornali, impresa in sistematica perdita, dovrebbe affermare la verità? Chi compra un’attività in perdita non lo fa per smistare informazioni, bensì per indurre le pecore (non usa questi termini il nuovo politico della Lega) a credere in dei principi che sono alla base dell’interesse del padrone dei mass media. Fuori dai denti: se non ci fossero le privatizzazioni chi guadagna con la telefonia, o con le autostrade, non avrebbe i soldi per pagare i giornali, ed è logico che costoro, alla fine, osannino il progetto europeo che è un progetto che vuole il pareggio di Bilancio e vuole che se i conti non tornano si privatizzi tutto. Nuove privatizzazioni significa nuove fonti di profitto per pochi, a danno, naturalmente, dei molti, quei molti che grazie ai giornali e ai media principali, devi convincere…
Per procurarti mano d’opera a basso costo una volta andavi in guerra e facevi prigionieri gli sconfitti, trasformandoli in schiavi. Oggi, dopo millenni di Storia, l’oligarchia ha deciso che non serve la guerra per ridurci a fare quel che vogliono, ai prezzi che vogliono, quando vogliono, sabato, domenica, Natale o Pasqua. Guardiamoci, è la normalità per molti di noi. E' il frutto delle riforme che le elite a tutti i costi hanno voluto. E’ una guerra combattuta con altre armi, ma l’obiettivo è sempre lo stesso: soggiogare i più a vantaggio dei pochi, anzi, dei pochissimi. Il rapporto Oxfam, di recente commentato, lo conferma (Rif. 3)
Mirco Venzo, Treviso 12/02/2018 #qzone
Nella foto Maurizio Blondet durante l’intervista di Byoblu
Rif. 1 https://www.youtube.com/watch?v=dmh-xdfFh-Q
Rif. 2 http://www.qzone.it/index.php/q-stories/196-ve...
Rif. 3 http://www.qzone.it/index.php/q-economy/399-...