“Basta con l’autorazzismo”, sostiene in soldoni Simone Di Stefano leader di CasaPound. La sintesi di quanto espresso nella trasmissione televisiva di Canale Italia (rif 1) è che è ora di smettere di parlar male di noi stessi. Non siamo capaci di far niente, non possiamo far niente, non possiamo riprenderci la nostra sovranità monetaria, non possiamo uscire dalla NATO… Al contrario CasaPound è convinta che l’Italia possa uscire da questa Comunità Europea e tornare ad avere la piena autonomia della sua economia. E’ questa la condizione per avere uno Stato che torni a fare lo Stato il quale dia sì spazio al libero mercato, ma con delle regole. Serve uno Stato che faccia una programmazione economica e che metta in circolo la ricchezza. Si deve tornare ad industrializzare questo paese per creare lavoro anche e soprattutto per i nostri giovani. Sono questi i presupposti che permettono alle persone di comperarsi una casa su cui poi metter su famiglia.
"Alla fine non chiediamo nulla di strano" sostiene il leader del partito di estrema destra, "...ma bisogna che ci sia la volontà a perseguire quest’obiettivo"! Per contro se si lascia andare le cose come stanno andando, gli italiani sono incanalati all’estinzione. Dobbiamo trovare unione politica trasversalmente per poter scardinare il progetto europeo, e Casapound ritiene che la nostra bandiera e la nostra Costituzione siano i valori su cui tutte le forze dovrebbero convogliare per perseguire questi obiettivi.
Nella trasmissione erano presenti anche Antonio Maria Rinaldi, docente di economia che parla per conto di Scenarieconomici, e pure lui e il suo gruppo sostengono che si debba uscire dall’euro e dall’Europa. Giulietto Chiesa (rif. 2) conferma che la difesa della nostra Costituzione e l’uscita dalla NATO sono un presupposto indispensabile per “... Smettere di essere una colonia”.
Recentemente ho proposto le idee di Marco Rizzo, leader del partito Comunista Italiano che affermava gli stessi punti cardine di Di Stefano. Il punto dell’uscita dall’euro, che Qzone sostiene da tempo non è mai stato sostenuto con grande determinazione e da Rizzo e da Chiesa, che si son visti scippare oratori del calibro di A. Bagnai o dell'Avv. Marco Mori accasatosi tra le file di CasaPound, lui che afferma essere socialista. Singolare in oltre che la Costituzione diventi il riferimento per i partiti di destra mentre la sinistra nelle spoglie del PD aveva cercato di modificarlo quel prezioso testo.
In questo marasma dove le posizioni pare si siano scambiate, la mia personale sensazione è che i temi della moneta unica e il ripudio del progetto Europeo saranno le ragioni che faranno recuperare importanti posizioni ai partiti di destra, con la sola eccezione di Forza Italia, sulla quale Di Stefano ha le idee chiare: “Noi riteniamo che Silvio Berlusconi e Matteo Renzi andranno a governare assieme come hanno fatto da Mario Monti in poi”.
Staremo a vedere, come pure curiosità suscitano le 5 Stelle che avranno numeri importanti pur se non è chiaro che ruolo reciteranno. Un timore però ce l’ho! Non vorrei alla fine, rimanendo dentro la gabbia della moneta unica e dei trattati continentali, vivremo altre stagioni di abbondanti tasse (per ripagare il debito pubblico), vedremo ulteriori tagli ai servizi, (dove attaccherano con forza la sanità), e magari, dulcis in fundo, vivremo ulteriori privatizzazioni di beni nazionali. Spero tanto di sbagliarmi.
Mirco Venzo, Treviso 28/02/2018 #qzone
Rif. 1 https://www.youtube.com/watch?v=m8gLnM0IxWU
Rif. 2 https://www.youtube.com/watch?v=RokAPCioXjk