Il presente articolo è il seguito di quanto narrato pochi giorni or sono (rif. 1). Sono in viaggio verso Venezia e due “signori” di fronte a me stanno dialogando sull’Africa. Credo siano militari o giù di li. Mi inserisco nel discorso chiedendo cos’ha quel continente che pur essendo ricco, genera miseria. Prende la parola il più taciturno dei due sconosciuti… “L’Africa è afflitta da tremendi conflitti etnici, sono molto razzisti gli africani, e in questo contesto diventa facile il gioco di bianchi che arma la fazione che più tutela i suoi interessi, così ci pensano gli africani stessi a sterminarsi gli uni con gli altri. Sono la politica del pugno di ferro può garantire un po’ di stabilità in quei territori…”. “Bhe, una persona come Thomas Sankara stava facendo bene…” (Rif. 2)
“L’ho conosciuto personalmente Thomas Sankara… stavamo con mio padre girando con una jeep quando siamo avvicinati e fermati da un veicolo. C’erano uomini armati, dei militari che ci “convincono” a seguirli: necessitavano del nostro mezzo con le quattro ruote motrici, per trascinare fuori un veicolo arenato. Tra costoro v’era anche Sankara che a lavoro finito ci invitò a mangiare con loro. Ci ritrovammo quindi io, mio padre e questi militari, tra cui il Presidente Sankarà tutt’attorno a una ciotola dove c’era del riso da cui con le dita a turno andavamo a prelevare il cereale per portarlo alla bocca. Mangiammo come vuole la tradizione di molte culture africane… Tutta un’altra cosa rispetto allo stile di vita di un Mobutu Sese Seko…”
“E chi è Mobutu”? “Era il dittatore dello Zaire, ex Congo Belga, ho conosciuto personalmente anche lui e posso garantirti che aveva uno stile di vita intriso di sfarzo, tutta un’altra cosa rispetto a Sankara… Mobutu era l’uomo della CIA che aveva sostituito Lomumba, questi era troppo anticolonialista e filocoumunista, non stava bene ai poteri occidentali. Lo fecero fuori, come pure toccò a Sankara… Il fatto è che quando un governante va al potere tende ad assegnare i ruoli importanti ai suoi famigliari e alla gente del proprio clan tribale, ponendo in secondo piano tutti gli altri che ne rimangono risentiti. E’ facile per i bianchi fomentare l’odio degli esclusi e armarli per favorire un ribaltamento, che quando avviene trascina con se in feroci faide le vendette e chi era al potere viene estromesso e sostituito a sua volta da persone che fanno lo stesso gioco. E si va avanti così, senza fine. Ecco perché ci vuole il pugno di ferro, perché solo un uomo forte può mantenere l’ordine nei paesi africani, che non sanno gestire la democrazia, e quando ci riescono trovano qualche bianco che rompe il fragile equilibrio. E’ quanto accadde a Lomumba o a Sankara…”
“Ma lei che ha conosciuto personalmente un dittatore africano, che tipo di uomo è?... Voglio dire son degli stolti incivili o sono persone istruite…” “Mobuto era una persona molto colta, intelligente e preparato. Molto avido. Ha capito che se tutelava gli interessi delle multinazionali “bianche” poteva arrivare al potere e guadagnarci. Questo ha fatto. Se non l’avesse fatto avrebbero (sott’inteso le multinazionali bianche) armato qualcuno per farlo fuori. In Africa è tutto così: odio tribale, intromissione dei bianchi, e la povertà regna sovrana mentre i poteri stranieri si arricchiscono, in un gioco senza fine. Non vedo una via d’uscita per gli africani…”
Non so che cosa ci stesse a fare questo sconosciuto in Africa, e confesso che mi parve inopportuno chiederglielo… Il treno si fermò a Venezia, salutai i miei interlocutori e andai a passeggiare tra le maschere del carnevale. Nella mente mi ritornavano le parole ascoltate dalla voce triste del secondo interlocutore, le informazioni acquisite dai recenti documentari visionati, quelli che parlavano del terrore di Leopoldo II (rif 3) in Congo e quelli che parlavano di Sankara. Osservavo Venezia splendere di bellezza e pensavo che forse, parte della sua aurea, dipendeva dalle ricchezze che anch'essa aveva prelevato dai commerci con l'oriente, e con l'Africa. Forse.
Mirco Venzo, Venezia 08/03/2018 #qzone
Foto d’archivio.
Rif. 1 http://www.qzone.it/index.php/q-themes/mirco...
Rif. 2 il riferimento ripropone uno splendido documentario di Silvestro Montanaro che parla di Thomas Sankara, l’africano che riuscì a sollevare dalla povertà più estrema una delle zone più povere, anche di risolrse naturali, dell’Africa. Fu eliminato da un colpo di Stato orchestrato dei bianchi. Le confidenze raccolte in treno collimano in tutto e per tutto con quanto descritto nel documentario.
https://www.youtube.com/watch?v=GPCNq-T7yDY
Rif. 3 http://www.qzone.it/index.php/q-economy... (E' il primo di tre articoli che narrano le vicissitudini congolesi di inizio XX secolo. La lettura dei tre pezzi aiuta a comprendere come e quanto la presenza europea abbia aiutato gli africani a risollevarsi dalla loro situazione).