A Palazzo dei 300, nel cuore di Treviso, esporranno fino al 28 gennaio gli autori del lavoro Looking 4 myself, (rif. 1) appartenenti all’associazione Venetofotografia. Il curatore artistico del gruppo, Christian Mattarollo ha proposto ad ogni artista quattro percorsi: L’autoritratto “interiore”, I ricordi della mia infanzia, Le mie ossessioni, Ferite e gioie del mio passato; ognuno dei 25 fotografi aderenti al progetto ha avuto a disposizione un pannello dove esporre le foto realizzate, e tutti i pannelli sono fruibili gratuitamente al pubblico nel prestigioso palazzo trevigiano. (Nota)
Qzone.it è nato nel gennaio del 2016 da un'idea un po' banale sul come poter condividere alcune idee nella speranza di stimolare nei lettori spunti di riflessione su temi di Attualità e Cultura. Un progetto non molto differente a probabilmente migliaia di altri sorti nello stesso periodo con gli stessi obiettivi. Alcuni di questi si svilupparono su piattaforme di tipo BLOG, altri su SOCIAL, noi abbiamo scelto un semplice sito web autogestito. Nel corso degli anni sono stati redatti più di 900 articoli, più o meno interessanti
Dopo tre ore di pullman da Miami siamo arrivati all’ultima delle isole della Florida, la punta estrema a sud degli Stati Uniti. Key West, con le sue case in stile coloniale dai colori pastello, la gendarmeria a cavallo, le strade pittoresche e fiancheggiate da palme, palazzi storici e spiagge candide con mare cristallino, Key West e’ quasi più vicina a Cuba che a Miami. Key West ci accoglie con i suoi centinaia di galli che scorrazzano liberi e indisturbati simboli di un animale protetto così come le mucche in India.
A Natale mi son imbattuto in una serie di film, tra questi mi ha colpito negativamente Il peggior Natale della mia vita, di Alessandro Genovesi (2012). Soggetto e sceneggiatura sono dello stesso regista che ha lavorato in ambedue i casi collaborando con Fabio De Luigi, uno dei protagonisti del film. A mio giudizio è uno dei peggiori film a tema natalizio che abbia mai visto, posto che i cinepanettoni sono contrari ai miei appetiti, questo però riesce anche ad essere peggio di altri anche in virtù di un cast che ritengo interessante: cito Diego Abatantuono, Cristiana Capotondi, Fabio De Luigi, Laura Chiatti, Alex e Franz (noti per lo sketch della panchina, al secolo Alessandro Besentini e Francesco Villa)...
Leggi tutto: Il peggior natale della mia vita di A. Genovesi
Tre sono le ragioni per cui sono rimasto sveglio ad osservare questa pellicola, classificata come commedia erotica, anzitutto il film è stato girato in Veneto, mia terra d’origine, ed ero curioso di riconoscere qualche località. Vedo che c’è la presenza di una giovane Ilona Staller, ventiquattrenne all’epoca del film, che non si proponeva qui nelle vesti di porno diva, ma avrebbe anche dovuto, tanto o poco, recitare: ero curioso di valutare il suo disimpegno. La terza ragione è la presenza di
Ieri sera sul canale Mediaset 34, per la serie Bellissime, ho potuto osservare sin dai primi fotogrammi tutti i 101’ del film La gabbia, permettendomi così di recensire questo lavoro tutt’altro che banale, uscito nel 1985 a regia Giuseppe Patroni Griffi su un soggetto di Francesco Barilli. Le attrici “bellissime” erano più di una: Laura Antonelli, quarantaquatrenne all’epoca in cui uscì il film, le sorelle spagnole Blanca e Cristina Marsillach, Florinda Bolkan e Laura Troschel: di queste solo le prime tre han avuto inquadrature ammiccanti, pur se anche le ultime due possono essere a buon titolo considerati dive sexy della commedia erotiche italiana. Inizierei commentando subito la catalogazione di questa pellicola che
Stamane su facebook mi son imbattuto in un ragionamento che merita di essere rilanciato anche nel nostro blog. Noi, in qualità di italiani, dovremmo avere più chiaro di altri il concetto di mafia, e questa conoscenza dovrebbe favorire il sospetto, l'idea, che il mondo si muove su complotti che chi li pone in essere non pensa di rendere pubblici. Dirò di più: gli italiani interessati alla storia contemporanea dovrebbero aver dimestichezza con fatti quali, l'assasinio di Enrico Mattei, le stragi quale quella di Piazza Fontana, alcune perplessità sul omicidio di Aldo Moro e per ultimo cito l'abattimento dell'aereo nel mare di Ustica. Ma torniamo al origine del ragionamento: la mafia... su cosa si basa la mafia? Sul concetto di omertà, e qui cedo la parola al post di stamane ideato e scritto da Elia Mercanzin:
The Big Lebowski che in italia è presentato come Il grande Lebowski è un film del 1998 scritto e diretto da Joel ed Ethan Coen. (rif. 1). Si è scritto molto su questa pellicola che è poi diventata un “cult” (rif. 2); posso quindi recensirla scegliendo due strade contrapposte, o inizio a dettagliare, e sarebbe un operazione lunghissima, o sintetizzo, e proprio verso questa seconda direzione mi vado ad incamminare. Si tratta di un film grottesco, e lo spettatore dopo la seconda scena, (già se arriva alla terza credo sia ormai impigliato nella rete del film e sarà costretto arrivare alla fine), deciderà se seguire dove si sta andando a parare, o se si tratta di una “boiata pazzesca”!
La mostra fotografica dell’associazione Inquadra, fruibile gratuitamente sino al 24 settembre (vedi nota) in Palazzo Sarcinelli Conegliano, quest’anno ha titolo Io abito qui. La prima frase che si legge entrando alla mostra è: Un abbraccio è un posto perfetto in cui abitare. Questa frase aiuta a comprendere che taglio hanno dato il tutor fotografico Silvia Pasquetto e il curatore della mostra, Andrea Armellin, agli artisti; uno spezzone della presentazione conferma l’intuizione: “[...] Abitare è trattenersi, indugiare, restare… Riposare. Qual è il nostro rapporto con la nostra dimora? E prima ancora qual è la nostra dimora? La nostra camera? La nostra casa? Il nostro quartiere? Oppure è il nostro corpo stesso? E se fosse che abitiamo le nostre abitudini? In fin dei conti siamo noi che rendiamo “casa” un luogo. [...]”
Il viaggio della sposa è una pellicola uscita nelle sale nel settembre del 1997 ed è il quarto film dell’attore pugliese Sergio Rubini in veste di regista; per l'occasione si è anche occupato della sceneggiatura coadiuvato da Filippo Ascione, Umberto Marino e Raffaele Nigro. La trama è semplice, la nobile Porzia Colonna (interpretata dall'esordiente Giovanna Mezzogiorno) deve essere scortata dal convento di Atri, in Abruzzo, per raggiungere un abitato pugliese, dove si dovrà sposare con un nobile. Bortolo (interpretato dallo stesso Sergio Rubini) è l’unico della scorta a salvarsi con la ragazza da un attacco dei briganti, ciò nonostante i due proseguono il viaggio tra svariate avventure sino a raggiungere il
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