Che poi alla fine la spiaggia popolare e’ sempre bella. Con il ritrovarsi tra vicine di ombrellone chi più rifatta, chi meno, chi più magra, chi meno, con i figli diventati adolescenti irriconoscibili che fanno sempre le stesse cose, come rincorrere un pallone di cuoio o giocare a ramino sotto l’ombrellone. E la corsa per accaparrarsi il posto in prima fila, perché la magia dell’aria mattutina in faccia e il riverbero del sole sull’acqua piatta ha più valore se vissuto davanti a tutti! Perché al mare si ritrovano un po’ le stesse usanze, le stesse vecchie abitudini: caffè e brioche al chiosco, la camminata lungomare, l’odore della crema solare, le grida dei bambini, i materassini dalle forme più
Muro di gomma è un film di Marco Risi del 1991 riproposto recentemente su LA 7, con il chiaro intento di ricordare il giornalista Andrea Purgatori, da poco scomparso, che del tema in oggetto si interessò con passione. Lo stesso Purgatori, assieme a Sandro Petraglia ed a Stefano Rulli sono sia i realizzatori del soggetto che gli sceneggiatori di questa pellicola. Il tema su cui cercano di portare una maggiore attenzione da parte del pubblico mezzo questo film è la strage di Ustica, nel cui mare cadde l’aereo DC 9 della compagnia Itavia: era il 27 giugno 1980.
Il laureato (in inglese The Graduate) è un film di Mike Nichols del 1967 basato sull'omonimo romanzo di Charles Webb, sceneggiatura di Calder Willingham (inserito tra gli sceneggiatori a seguito di una battaglia legale; la sceneggiatura passo per più mani e capisco che i nomi che appaiono sulle didascalie sono il risultato di un compromesso) e Buck Henry. (rif. 1). Come da mia consuetudine inizio con le critiche recuperate nel sito Davinotti, (rif. 2) e da qui articolo la mia recensione.
Sono rimasto molto colpito da alcune affermazioni proferite da Maria Zakharova al punto tale da volerle riproporre nel blog in cui scrivo; eccole: "I Paesi occidentali, che sono sempre stati colonizzatori, sono diventati essi stessi colonie. È un processo storico sorprendente. Paesi che sono stati imperi per molti secoli e hanno dettato la loro volontà a un altro continente, ora hanno volontariamente delegato la loro indipendenza e sovranità a tali strutture, come ad esempio la NATO, sotto la volontà di Washington. Non esistono come attori sovrani e indipendenti e ora sono tutti legati l'uno all'altro da alcuni strani obblighi che non riflettono la volontà dei loro popoli e non riflettono i loro
Presso la Chiesa di San Lorenzo, nel cuore di San Vito Tagliamento, è fruibile gratuitamente, solo il Sabato e la Domenica (10,30 - 12,30 / 16,00 - 20,00) la mostra fotografica di Lorenzo Zoppolato a titolo Mappe di identità. La mostra fa parte della 37ma edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia organizzata dal CRAF - Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo.
Su facebook trovo questo post:
“Domanda: qual’è stata la tua più grande delusione? -
Risposta: “Apprendere che anche le persone intelligenti possono essere vigliacche e che il coraggio è un attributo molto più raro dell’intelligenza”!
Julian Assange.
Non so se questa affermazione sia realmente da attribuire a uno dei pochi eroi dei miei tempi, (diffido sempre di questi post che appaiono come per miracolo in facebook), certo è che la questione del coraggio che pone la frase mi ha indotto a ragionare…
...E così, navigando nelle TV della notte, mi imbatto in questo titolo che invita all’erotismo; le prime immagini scorrono descrivendo paesaggi a me famigliari: Venezia! Decido di parcheggiare su questa pellicola e mi procuro carta e penna per una recensione. Desideri è un film classificato "erotico/drammatico" (1989 - rif. 1) a firma Michael Cardoso che non ne è, però, né l'ideatore del soggetto, né il curatore della sceneggiatura, responsabilità che spettano entrambe a Franco Gaudenzi. La prima scena vede nel classico grigiore tipico della Venezia invernale, un ombrello verde muoversi sulle mani di una bella ragazza, è una delle migliori scene di tutto il film che già dice che cosa c’è da salvare in questa pellicola, oltre alla città che fa da sfondo: la fotografia (citiamo quindi Riccardo Grassetti cui gli riconosco dei meriti: luci e tagli sempre molto curati).
"L'educazione delle masse è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, piacevoli, tendenti al massimo ascolto. Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale,
Come tu mi vuoi esce nel novembre del 2007, (rif. 1) è il primo film del romano Volfango De Biasi e sarà un successo di botteghino. Mi piace confrontarmi con i commenti del sito Davinotti (rif. 2) e inizierei riportando alcune opinioni, prima di illustrare la mia idea su questa pellicola. Galbo: “Ennesimo esempio (e tra i meno riusciti) di commedia giovanilistica di produzione italiana realizzata con lo stampino prendendo a modello decine di film simili prodotti negli ultimi anni. Utilizzando una ricetta sicura (volti noti, storiella disimpegnata a base di buoni sentimenti, atmosfera zuccherosa) regista ed autori confezionano un filmetto che
Si è conclusa ieri 40 anni di Fotografia, la mostra fotografica aperta al pubblico presso il Centro Culturale Candiani di Mestre (VE) avente come protagonista lo storico circolo fotografico de La Tangenziale. Gli organizzatori hanno deciso di onorare i 40 anni di attività dell’associazione esponendo le foto dei loro soci attuali. Le immagini presentate dovevano essere, per ciascun autore, tutte di anni diversi, andando a ritroso sino al 2018. Questa scelta, mi spiega Gabriele Lucchetti, da un lato rende disomogenea la mostra, ma per contro ha il pregio di evidenziare, seppur con i limiti del caso, quale percorso artistico ha portato avanti il singolo autore o quali sfide narrative ha voluto accollarsi.
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