A qualche giorno dal molto discusso acquisto da parte di Elon Musk, Twitter ha subito una nuova fuga da parte di persone che scelgono di approdare ad altre piattaforme social. La comunità del Fediverso, nata nel 2008 come identi.ca, ha accolto un notevole numero di utenti. Questa rete è un insieme di server federati intecomunicanti fra di loro ed è basata su ActivityPub, un protocollo di reti sociali aperto e decentralizzato da cui è nato Mastodon. Nei mesi scorsi le istanze del Fediverso avevano già registrato una prima migrazione di persone, tutte scontente dalle notizie degli imminenti cambiamenti di rotta previsti per Twitter. Ora che il magnate sudafricano ha il pieno controllo della piattaforma, licenziato migliaia di persone e annunciato quali cambiamenti vuole apportare a Twitter, la migrazione è aumentata nuovamente, e di molto.
John Erick Dowdle nel 2015 propone No escape - Colpo di Stato film di cui ne è non solo il regista, ma anche l’autore del soggetto oltre che responsabile della sceneggiatura; in ambedue i casi in collaborazione con Drew Dowdle. Gli attori scelti sono Owen Cunningham Wilson, che interpreta il ruolo di un tecnico dell’acqua americano, destinato nel sud est asiatico (luogo non meglio precisato) dalla propria azienda, una multinazionale del settore, Lake Caroline Siegel Bell che ne è la moglie, la quale segue il marito in quel paese non proprio desiderato, assieme alle due figlie piccole, e Pierce Brendan Brosnan che appare come una figura ambigua, il proseguo del film chiarirà chi è e cosa fa, seppur in modo poco dettagliato.
Ieri alle 14 sono in cucina e mi preparo qualcosa da mangiare, sbadatamente apro la televisione e mi trovo una scena che descrivo e sulla quale ho riflettuto. Il programma è Il grande fratello V.I.P. che, per chi non lo sapesse, è uno sbirciare costantemente cosa fanno delle persone rinchiuse forzatamente in una casa. Nel caso specifico sono persone “famose” posto che io non conosco nessuno dei ripresi, tuttavia metto a fuoco quel che mi dice il video. Siamo in
In Villa Giovannina, adiacente al municipio di Villorba (TV) è fruibile sino al 18 dicembre 2022 una mostra imperdibile per gli amanti della fotografia: Storie a scatti: Fotografe, una rassegna con cento foto realizzate da altrettante fotografe (esclusivamente donne) che ci parlano non solo di fotografia, ma anche di come è evoluta socialmente la figura femminile. Non è facile trovare una mostra proponente una così ampia varietà di immagini che toccano nello spazio, nel tempo e nei temi, una moltitudine di artiste dove nomi noti della foto si affiancano ad altri meno conosciuti.
A palazzo Sarcinelli, nel cuore di Conegliano (TV) sino al 29 gennaio 2023 è fruibile la mostra sul paparazzo Ron Galella, curata da Alberto Damian. La mostra ha proposto elementi sorprendenti, almeno per me, e vedrò di riassumerli a beneficio di chi mi legge. Non è stata una rassegna di foto che ho ritenuto eccezionali, anzi, talvolta è vero l’esatto contrario, spesso si trattava di foto banali persino mal costruite, almeno a mio giudizio, ma proprio in questo c’è una delle ragioni del mio stupore, l’altra è comprendere che quello specifico genere di foto porta a quel tipo di lavoro, e che comunque le 180 foto esposte ben spiegano, grazie anche alle frasi proposte e al video presentato, che cosa significhi fare il “paparazzo”.
Il titolo volutamente provocatorio ha lo scopo di trattare in modo diverso il caro bollette. Anche se il prezzo del gas sembra stia scendendo, il caro bollette oltre ad essere un problema grave perché colpisce le attività e il lavoratori due volte, sia come dipendenti sia come utenti dei servizi essenziali, luce, acqua gas, è anche il fallimento della cultura attuale. Sia chiaro è necessario e opportuno che lo stato intervenga, ma l’intervento per essere efficace non deve essere solo economico, bisogna, per usare una parola di moda, cambiare paradigma. Il solo intervento economico è di fatto, un trasferimento di ricchezza dal basso verso l’alto, si ruba ai lavoratori e alle piccole e medie imprese a per dare ai ricchi, infatti, lo
Spinto dal successo di Malizia, (rif. 1) Salvatore Samperi ripropone molti degli ingredienti che l’anno precedente avevano lui consentito di raggiungere incassi ed encomi, per questo nasce Peccato veniale, pellicola che esce nel 1974 risultando un successo ai botteghini ottenendo la terza piazza nazionale. (rif. 2 con a seguito nota). Gli ingredienti utilizzati dal regista sono: lo stesso sceneggiatore, Ottavio Jemma, ill quale si è occupato assieme allo stesso Samperi, anche del soggetto; il solito tema: quello dell’adolescente che esplora le cose amorose stimolato dalla presenza di una donna più “vecchia” di lui, ma molto attraente e la collaudata coppia con Laura Antonelli e Alessandro Momo, annoto anche la presenza di Stefano Amato pur se interpeta un ruolo dimesso rispetto a quello del mitico Porceddu del precedente film. Anticipo subito il mio responso: questa pellicola è in effetti un grande rimpianto perché c’erano degli ingredienti di grande interesse, ma la zuppa finale è risultata più che mediocre, ben lontana dal risultato del precedente capolavoro.
Si sente dire e si leggono frasi quali “...Lo vogliono i mercati” - “...Ce lo impongono i mercati” o, attuale in momento di elezioni: “...I mercati insegneranno a votare”! Ritengo giusto quindi parlare di che cosa sia il mercato in senso economico del termine.
Definizione: Il mercato è il punto d’incontro tra domanda ed offerta. Potrei terminare qui l’articolo, ma non avrei spiegato nulla alla celeberrima “Maria” di Voghera, e allora amplio la spiegazione con qualche disquisizione. Wikipedia, parlando di mercati, fa riferimento a quelli fisici che si svolgono in molte piazze italiane, dove in giorni prestabiliti, si possono acquistare manufatti o prodotti agricoli. Mercato è quindi anche il
Una distesa di filari perfettamente ordinati, equidistanti, un gioco di perfette geometrie. Graziano Scolaro ha colto questo paesaggio invernale dove protagoniste non sono le numerose viti, ma lo è ciò che rompe questa perfetta monotonia e che dà titolo all’opera: L’imperfezione è: un albero. Paolo Roman presenta una serie di scatti dove elementi architettonici di raffinati edifici sono affiancati a ciò che quei virtuosismi ha ispirato vale a dire gli intrecci di alberi con i rami, foglie e fiori. Ne Il fascino dell’imperfezione l’autore evidenzia come la natura, che da sempre è la primaria fonte di “bellezza” sia continuamente copiata dall’uomo che cerca finanche di superarla, rendendo ogni arcata della chiesa uguale l’una all’altra, esigenza dettata anche dalla necessità di equidistribuire i carichi del soffitto, ed ogni
Una simpatica telefonata inattesa trasforma un pomeriggio di routine in un’esperienza divertente. Conosco Mirco Venzo da parecchi anni, in quel periodo stava organizzando il viaggio della sua avventura a Santo Domingo e la nostra amicizia di allora era soltanto virtuale. Qualche giorno fa, mi invia un messaggio alle 15.00 per trovarci alle 17.00 a far foto, neanche il tempo di darmi una sistemata ai capelli e cercare un abbigliamento adatto. Lui è così, gli viene un’idea e ti chiama, ti coinvolge, ti fa venir voglia di esserci. Bisogna approfittare del momento di luce, che ormai le giornate si accorciano in fretta e poi non si sa quando potremo andare.
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