Negli ultimi giorni ha fatto irruzione in rete il nome di un universo informatico con una propria etica e missione: il Fediverso. Il suo nome è una fusione fra i vocaboli “federazione” e “universo”. Al suo interno non c'è corsa ai soldi da parte di nessuno, non si viene martellati da spam insistente e la privacy è protetta, inoltre tutti i progetti che fanno parte del Fediverso sono auto finanziati e gestiti da chi li crea. Questo universo non vuole essere l'alternativa a Twitter o a Facebook, ma chi migra
Il 24 febbraio Vladimir Putin (presentato dai media come un dittatore) alle h 6 spiega ai suoi concittadini che: “...Ritengo necessario oggi parlare di nuovo dei tragici eventi nel Donbass e degli aspetti chiave per garantire la sicurezza della Russia. Inizierò con ciò che ho detto nel mio discorso del 21 febbraio 2022. Ho parlato delle nostre più grandi preoccupazioni e delle minacce fondamentali che i politici occidentali irresponsabili hanno creato per la Russia in modo coerente, rude e senza tante cerimonie, di anno in anno. Mi riferisco all’espansione verso est della NATO, che sta spostando le sue
Musei civici di Bassano del Grappa (VI); al costo di 12 euro si possono vedere più di cento scatti della fotografa americana e, compreso nel biglietto, è incluso la visita alle sale del museo dove spiccano tele dei pittori veneti oltre che degli studi dello scultore Canova. Torno a parlare della ragione che mi ha spinto a passeggiare per la graziosa cittadina veneta, la fotografa americana nativa di Boston Ruth Orkin. La mostra mi convince che l’oggetto della ricerca della fotografa era la gente comune. La Orkin sceglieva delle situazioni potenzialmente interessanti e aspettava che i soggetti da lei osservati proponessero qualcosa di rilevante: un'espressione, un sentimento, un gesto che tradisse uno stato d’animo. Ecco come la stessa
La giornata era piovosa, dopo un lungo periodo di siccità invernale finalmente una bella giornata di pioggia. Generalmente la pioggia è un evento che incupisce, ma questa, attesa da molto tempo, è percepita come un segno della natura che vuole rifiorire, come un indicatore che la primavera è alle porte e così c’è poca voglia di rimanere a casa. Un caffè vicino la Chiesa di Santa Maria del Rovere, con il cantautore Mimmo Cascio è il pretesto per uscire e così vengo a conoscenza dei suoi progetti. “Il mio esordio come musicista risale al 1987, era un evento organizzato da noi studenti e quest’anno c’è il 35° anniversario della mia attività di cantautore; vorrei celebrarlo con un E.P. di 5 brani di cui ho già la copertina, ed il
A Villa Onigo, è fruibile gratuitamente sino al 27 marzo compreso, la 12a edizione di Trevignano Fotografia a cura di Francesca Della Toffola realizzata grazie anche alla collaborazione del Comune e della Pro Loco locale. Francesca ci spiega che: “Il tema trattato quest’anno è legato all’identità intesa in senso lato, non solo quindi ciò che è direttamente riconducibile al soggetto ma anche il paesaggio, il contesto storico, le relazioni e la storia sono parte di ciò che siamo. Ognuno dei dodici artisti presenti alla mostra esplora, a suo modo, taluni di questi aspetti…”. L’ospite speciale, presentato dall’amica e collaboratrice Orietta Bay è Giuliana Traverso (1930- 2021) autrice particolarmente significativa per la storia fotografica nazionale anche perché nel
Avevo recensito tempo fa Blade Runner 2049 a regia Denis Villeneuve (rif. 1), ma non il film che volevo rivedere, quello proposto in una delle sette versioni a firma Ridley Scott datato 1982; è questa seconda opera che mi riporta alla mia giovinezza giacchè l'avevo analizzata quando uscì quarant’anni fa. Blade significa lama, lametta, coltello, spada… qualcosa di affilato che taglia, runner è qualcosa che corre: questa lama affilata non sta ferma: squarcia. Blade Runner, dentro la trama del film, è l'unità specializzata nell'eliminazione degli androidi, li lavorava Rick Deckards (Harrison Ford), l'uomo che controvoglia dovrà occuparsi di alcune macchine ribelli. Il film è ambientato in un’epoca allora futuristica, oggi già vissuta: il 2019! La società immaginata
Il regista italiano Nanni Moretti, nel film Aprile (1988) passa alla storia per un dialogo in cui esorta a dire qualcosa di sinistra al leader politico Massimo D’Alema (rif. 1). “...dì una cosa di sinistra, dì una cosa anche non di sinistra: di civiltà, D’Alema dì una cosa, dì qualcosa…!”. A questo storico monologo ho subito pensato dopo aver ascoltato due brevi video del filosofo Diego Fusaro. Nel primo Fusaro prende le distanze da tutti gli oligarchi, convinto com’è che tanto più grande è la fetta di torta che loro mangiano, tanto meno resta da mangiare a chi quel dolce ha realizzato. Questo concetto è l’essenza stessa della sinistra: la ricchezza è prodotta dal lavoro e più questa si concentra nelle mani di pochi, tanto più, è consequenziale, rimane poco a chi
Su tutta questa storia che coinvolge la Russia e l’occidente (di cui noi siamo parte, nel bene o nel male, ma già che inizi il racconto evitando di parlare dell’Ucraina può essere indicativo) avevo ben in testa alcune pietre miliari, essendo un ascoltatore di Giulietto Chiesa, convinto comunista che spesso presentava le sue analisi in rete.
Vi presento i miei punti fermi:
La famosa frase di B. Russel: “la causa principale dei problemi è che al mondo d’oggi gli stupidi sono pieni di certezze, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi”, impone una più appropriata definizione di stupidità. Ci soccorre un saggio umoristico di Carlo Maria Cipolla che ci introduce al concetto dinamico di stupidità regalandoci le cinque leggi della stupidità umana. La prima legge della stupidità afferma: “ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi”. Quante volte ci è capitato di mutare opinione su persone che reputavamo intelligenti e si sono manifestamente dimostrate
Nelle due grandi trilogie di Sergio Leone le scene di violenza estreme non mancano, sono film ambientati per lo più nel selvaggio West, dove la vita degli uomini (e figuriamoci delle donne) valeva poco o nulla; nell'ultimo importante caso, In C’era una volta in America, l’ambiente è quello dei bassifondi newyorkesi, dove sono i gangsters a dettare legge con le pistole ed i mitra, siamo nell’era del proibizionismo e in quello della grande depressione.
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