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20180125 VM Mohammed VPonti di amicizia – La vita dopo la Shoah è il titolo della conferenza tenutasi a Treviso nella Sala Verde di Palazzo Rinaldi il 19 gennaio scorso. Tra i numerosi relatori, anche troppi a parere dello scrivente, v’erano sorprendentemente due marocchini, Fathia Rouissam e Abdallah Kharzaji. L’episodio storico che ha dato spunto all’incontro vede protagonista il Re marocchino Mohammed V che negli anni ’40 governava un territorio influenzato dalla Francia, Francia che vene invasa dai nazisti e che vide nascere la Repubblica di Vichy dove Henri Philippe Omer Pétain faceva quel che volevano i tedeschi. In questo contesto si deve comprendere che cosa significasse la richiesta da parte del politico francese al sultano marocchino di consegnare i nomi dei sudditi ebrei presenti nel suo territorio. L’idea era chiara, da quella lista si sarebbe avviato il processo di deportazione verso i campi di lavoro e di sterminio. La replica del regnante islamico fu “In Marocco non ci sono sudditi ebrei, ma soltanto sudditi marocchini” e quella lista non venne mai consegnata nonostante le ripetute pressioni dei filonazisti francesi. (rif. 1)

Gli ebrei protetti dal sovrano islamico furono più di duecentomila. Il giornalista di RAI Tre Giovanni De Luca ha spiegato, arricchendo il suo intervento con considerazioni personali e riferimenti storici, l’importanza di quel gesto. La divisione che ci viene presentata tra israeliani e mondo arabo è tutta da riconsiderare. Il mondo arabo, che ci viene narrato come un insieme omogeneo, al contrario è ricco di diversità e di visioni diverse del mondo, come d’altro canto lo è il mondo ebraio cui anche lui, ha scoperto in tarda età, appartiene. La stessa collocazione dello stato d’Israele in Palestina era cosa osteggiata dalla maggioranza degli ebrei sparsi nel mondo che, seguendo i dettami della loro religione, vedevano il raduno dei propri fratelli solo successivo all’avvento del Messia, avvento che a loro dire non s’è ancora verificato.

In bella sostanza lo studio della Storia ci dice che un Re islamico ha salvato centinaia di migliaia di ebrei dalla falce nazista, quando in Europa quasi tutti si piegarono al volere tedesco, non ultimo il nostro Re le cui spoglie sono state recentemente portate in Campidoglio a nostre spese (rif. 2), e la stessa nascita di Israele, che tanti problemi sta creando ora agli equilibri del mondo, era all'epoca osteggiata dalla maggioranza degli ebrei sparsi nel pianeta. Le diversità tra le culture vanno quindi conosciute e approfondite anche storicamente, per scoprire magari che molti pregiudizi odierni nascono da preconcetti errati, questo direi può essere il riassunto dell'incontro. Il prossimo appuntamento è previsto il 25 gennaio alle ore 17,00 in sala Verde a Palazzo Rinaldi dove si parlerà di Auschwitz con Michele Luzzato.

Mirco Venzo, Treviso 25/01/2018 #qzone

rif. 1 http://www1.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Shoah-...
rif. 2 http://www.qzone.it/index.php/q-themes/mirco-venzo...

 

 

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