Sardegna
Nitido orizzonte salmastro
d'abbracci iniettati di blu.
Ondeggiare di perle schiumose
e sabbia che striscia la pelle.
Toni di azzurro verdastro
scivolano e si specchiano
sul cielo di Sole colorato.
Intorno il giallare delle ginestre
e dei fiori dei fichi d'india
intreccia un'elegante danza
col vento fresco di maggio.
I piedi nudi di sogni persi
si poggiano trasparenti
su terra arsa, secca e ricca
cercano radici amorevoli
tra storie antiche e ricordate.
Profumo di fichi, e mandorle,
di pane non lievitato, e olive,
di cespugli di mirto, e mare.
Profumo di pelle scura
e occhi neri come ossidiana.
Canto di uccelli liberi
e laguna rosata di fenicotteri
in un tempo lento e pigro
che ridona pace all'anima.
Ranuncoli e papaveri nei campi
in paesaggi selvaggi e puri
che il belare di pecore lontane
riempie di bucolica poesia.
Energia che penetra il viso
rivolto all'infinito ombreggiare
di filari di viti aggrappate
a promontori bagnati di sale.
Gabbiani sopra i lampioni
che accesi su strade deserte
salutano il giorno morente
dietro onde leggere e bluastre.
Rosa si fa l'orizzonte, lontano
come una madreperla preziosa
posata sopra l'argenteo letto
di un pensiero dal cuore fuggito.
Immolato al tempo finito
si perde il silenzio passato
tra questo deserto di luce
che roseo dilata il mistero.
Arianna Bidoli Anselmi
Foto di Arianna Bidoli Anselmi
Tramonto rubato a Villasimius