Cerca

20180226 VM Rizzo“Il lavoro è emancipazione, per tutti, mentre il reddito di cittadinanza ci rende schiavi… Questa società è basata sul consumo, e non più sul lavoro. Devi nascere, consumare e crepare. Se però muori di fame, non puoi consumare, ed ecco che ti vien dato un reddito di cittadinanza per poter vivere seguitando a consumare. Con quei soldi puoi andare negli outlet a comperare le merendine… E’ un reddito di sussistenza, che ti rende schiavo, è solo il lavoro che da emancipazione”! Sono alcune delle frasi pronunciate da Marco Rizzo ai microfoni di Byoblu (Rif. 1).

Molte sono state le affermazioni interessanti di questo politico che rappresenta solo una delle molteplici proposte che si collocano “a sinistra”, lui stesso polemizza con quell’area affermando che esiste una sinistra “fucsia” che confonde i diritti civili con il punto cardine di tutto il diritto al lavoro (sott’inteso dignitosamente retribuito). Oggi giorno va di moda parlare delle differenze di genere, di razza, ma precisa Rizzo “… un gay se è ricco, è sistemato, ma se è un gay povero ha grossi problemi, non perché è gay, ma perché è povero”! Nel programma del Partito Comunista Italiano c’è scritto NO EURO, NO UE, e NO NATO…

Circa il tema euro: “… il movimento 5 Stelle ha detto di tutto, si è mosso come un’altalena. Si è presentato come un movimento anti europeista, poi ha tentato di legarsi al gruppo dell’ALDE (ovvero ai più europeisti dentro il Parlamento Europeo), sembrava volessero chiedere il referendum (per uscire dall’euro, ndr), ma poi man man han stemperato… E così anche la Lega: Salvini può urlare tutto quel che vuole, ma si è alleato con Berlusconi…. Berlusconi sta seduto al tavolo del Partito Popolare Europeo, il leader di quel partito è Tajani… c’è un problema di coerenza”.

Uscire dall’euro da soli, è cosa ardua e pericolosa, lascia intendere Rizzo, che lavora per coinvolgere altri stati in questo progetto. La NATO seguita, poi il figlio di operaio della Mirafiori, oggi è anacronistica, e quanto ci costa? Siamo presenti in quarantadue paesi, per fare la guerra, non peacekeeping, al di fuori del nostro territorio nazionale. L’art 11 della Costituzione è chiaro: le nostre truppe si devono muovere per la difesa del territorio nazionale, punto! Quindi fuori dalla NATO e aggiunge fuori la NATO dall’Italia, visto che qui ci sono centinaia di bombe atomiche certamente non sotto il controllo italiano.

Rizzo non nasconde la sua posizione sul russo V. Putin. “Prendiamo due paesi con storie simili, la Siria e la Libia… In Africa la Russia non ha posto il veto e non è intervenuta, mentre in Siria, ha posto il veto ed ha operato attivamente… Ci fosse stata l’Unione Sovietica sarebbe intervenuta anche in Libia”. Non si possono quindi accostare la defunta Unione Sovietica al nuovo governante che conduce la Russia. Nel prosieguo dell’intervista Rizzo sostiene che il grande capitale può sostenere l’antipolitica un po’ ovunque, in Italia può chiamarsi 5 Stelle, in Spagna Podemos, in Grecia ha la sua versione con Tsipras e in Francia propone un antipolitica di destra con la Le Pen, in America Trump…

“Noi vogliamo sta fuori da questa dinamica. Oggi possiamo grazie alla tecnologia lavorare tre ore al giorno, chi lavora di notte o di domenica deve veder aumentato il suo salario”. Da una parte c’è il socialismo, dall’altra una società di schiavi, protetta da un apparato militare aiutata da un apparato culturale che ostacola il diffondersi di idee quali quella socialista. Sono le idee che sto esprimendo che possano metter in discussione il sistema. Oggi un’azienda come la Fiat pensate non possa produrre automobili senza figure come quella di Marchionne o di Lapo Elkann? A cosa servono? Non pensate che il management e i tecnici, gli operai della Fiat (ora FCA) non possano produrre automobili anche senza queste figure? Assolutamente sì. Ecco, questo è il comunismo. L’intervistatore chiede poi se sosterrebbero eventualmente un governo di scopo, che faccia uscire dalla Nato o dall’euro?

“Sono obiettivi determinanti, ma quello che non condividiamo è recuperare una sovranità interna per consegnare il “potere” a dei padroni italiani”. E’ questo un progetto che lascia abbastanza perplesso Rizzo che ritiene esser schiavo di un padrone italiano o straniero… sempre schiavo sei, e la differenza gli sembra insignificante. Se uno è disoccupato non è che stia meglio da disoccupato di Amazon piuttosto che disoccupato di una ditta “made in italy”. Il nodo non è tra italiani o stranieri, il nodo è tra ricchi e poveri. Come sempre la centralità è il conflitto tra Capitale e Lavoro e non tra le differenze di chi possiede il capitale che rimane contrapposto al lavoro e ai lavoratori.

(Il lettore avrà intuito che alla domanda del giornalista io che riassumo l’intervista non son riuscito a comprendere la risposta). Spiega poi Rizzo che il modello marxista va rivisto su almeno due punti, il primo è la crescita della popolazione mondiale, il secondo aspetto coinvolge i problemi ambientali. Per il resto questo approccio, quello marxista, aiuta a comprendere le dinamiche sociali così come lo studio di Lenin e della sua azione aiuta a organizzare un modo per alterare questi equilibri. La differenza tra il programma comunista e quello di CasaPound è che storicamente la destra si propone come favorevole al popolo, ma una volta arrivata al potere abbandona chi le consegnato la fiducia per avvicinarsi ai poteri forti, Mussolini mangiapreti fece i patti lateranensi e Hitler fece subito gli accordi con gli industriali ed i banchieri. Si propongono a difesa del popolo, ma poi gli voltano le spalle. Questa è la destra. “Chi si candida con noi godrebbe solo dello stipendio di un operaio, chi si vuole iscrivere sa che andrà a prendere, se eletto, 1500 euro…”.

Termino qui la sintesi dell’intervista che spero aver riassunto in modo corretto. Vorrei aggiungere molte osservazioni su quanto affermato dal rappresentante del Partito Comunista, ma non sarebbe corretto esprimerle senza aver analizzato anche altre proposte alternative a questa. Non sarebbe corretto in questo momento pre-elettorale. Ed allora le andrò a posporre, sperando di riuscire a pubblicare nel blog, per par condicio, anche la proposta più alternativa a quella di Rizzo, ovvero quella di Casa Paund che, come già scritto, su molti punti è del tutto simile a quella comunista. Devo qui precisare una cosa, l’estrema destra, come pure l’estrema sinistra, da tempi non sospetti è contraria all’euro, e alla presenza della NATO nel nostro territorio, io ne presi conoscenza nel 2010 ovvero da quando i loro rappresentanti a Ponzano Veneto, in una tavola rotonda organizzata da Franco Dal Col espressero le loro posizioni a riguardo.

Il lettore si interrogherà sul perché dia spazio a posizioni quali quelle estremiste; la risposta è semplice, sono convinto che la moneta unica e la gabbia europea sia la causa della crisi economica non solo del nostro paese, ma del intero continente. Quel che cerco di comprendere è come mai le idee alternative siano rimaste nell’ombra, e soprattutto come mai oggi sia “la destra” in senso generico che si sta accaparrando un tema, quello del euro, che avrebbe dovuto essere invece un’arma da sfruttare per i rappresentati della "sinistra", ovvero di chi dice di difendere il lavoro. Voglio dire, com’è che un Alberto Bagnai, che da sempre si dichiara comunista e di sinistra, per dar voce al suo pensiero deve farlo dai tavoli della Lega Nord? Com’è che Marco Mori, l’avvocato che afferma essere socialista, è stato costretto a candidarsi con CasaPound per dar alito alle sue idee?

Mirco Venzo, Treviso 24/02/2018 #qzone

Rif. 1 https://www.youtube.com/watch?v=Fy...

CookiesAccept

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Il presente sito web utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti. Proseguendo nella navigazione acconsentirai all'informativa sull'uso dei cookies.

Leggi di più