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20240131 VM GenderQuesta sera ho assistito a parte dell’incontro pubblico tenutosi nella Sala del palio a Ponzano Veneto (TV) organizzato dall’assessorato alle politiche sociali comunali a titolo Gender- mania. Di seguito alcuni spunti che ho fatto miei dopo aver ascoltato le relatrici. Già spiegare cosa si intenda per gender vocabolo che il lettore intuisce non essere antico per la nostra lingua, è compito arduo, ed a tal riguardo riporto l’introduzione proposta da Wikipedia. (rif. 1) Se la ripropongo integralmente è perchè questa enciclopedia ha la possibilità di mutare il suo contenuto, e ritengo utile documentare cosa oggi, essa propone: “Teoria del gender è un neologismo (prestito linguistico dall'inglese gender theory) coniato in ambienti conservatori cattolici negli anni 90 del XX secolo per riferirsi in modo critico agli

studi scientifici di genere: chi fa uso di tale espressione sostiene che gli studi di genere sottendano un complotto predefinito mirante alla distruzione della famiglia e di un supposto ordine naturale su cui fondare la società. In sostanza, l'espressione "teoria del gender" è un termine ombrello, usato come parola d'ordine contro i movimenti femministi e LGBT, in opposizione alle lotte, rivendicazioni e teorie che tali movimenti hanno elaborato e prodotto.

A questa "teoria gender" o "gender agenda" (presentata a seconda delle occasioni come filosofia progressista, teoria sociologica o ideologia di sinistra - vedi nota) viene imputato di propagandare l'inesistenza di differenze tra i sessi biologici, e la conseguente possibilità di variare il proprio genere a piacimento. Tale costruzione mescola elementi propri della sociologia costruzionista (il genere e i ruoli sociali come costrutti della società), degli studi di genere, della teoria queer (il superamento del binarismo di genere), del femminismo (l'uguaglianza tra uomo e donna), e degli studi sul transessualismo (la differenza tra identità di genere e sesso biologico), finendo per delineare un sistema di pensiero unitario e finalizzato che, invero, non appartiene né è propugnato da alcuno degli ambiti culturali e di ricerca citati.

Altresì il termine teoria del gender è largamente usato come espediente retorico al fine di prendere posizione contro i diritti LGBT e il femminismo, inferendo che anche quei movimenti, benché eterogenei, propugnino tale teoria, per nascondere una strategia politica unitaria. In ambito accademico qualsiasi riferimento a una teoria strutturata come anzi descritto - quando non esplicitamente presentata come "ideologia" gender - è generalmente considerato un tipico argomento fantoccio da leggere nel contesto di una teoria del complotto. In Italia il termine è usato talora con varianti quali teoria gender, ancora ideologia [del] gender, gender theory, gender ideology, ideologia del genere e ideologia di genere. Nei paesi anglosassoni, per riferirsi al fenomeno che in Italia viene denotato come "teoria del gender", si usò inizialmente l'espressione gender feminism, per poi adottare l'espressione "gender ideology" o talvolta anche "gender theory", ma quest'ultima soltanto quando dal contesto sia chiaro che non si riferisce al concetto anglosassone traducibile in "teoria del genere". Anche nel mondo conservatore polacco viene mantenuta, non tradotta, l'espressione inglese "gender",così come in Germania”.

Capisco dalle molte parole sopra esposte che “Gender” è un vocabolo che induce conflitto e non è comunemente accettato, a questo punto mi chiedo, come faccio a spiegare di che cosa si è parlato nella conferenza? E se non so di cosa si è parlato, come posso riportarlo ai lettori? Addentriamoci in questa avventura e vediamo che ne esce...

La dottoressa Doriana Binotto, psicologa, una delle due relatrici, mi viene in aiuto citando un dialogo che ha avuto in uno degli incontri con i bambini: uno dei presenti le chiede: “Perchè gli uomini non hanno le mestruazioni”? Questo bambino ha posto una domanda che nasce da un postulato, ovvero che uomini e donne siano uguali, e se è così sorge un problema: Siamo uguali, ma gli uomini non hanno le mestruazioni e le donne sì… “perchè?” -  sarà un altro bambino, che prendendo la parola, svelerà al compagno l’arcano e, nel contempo, spiega a noi cosa significa questa cosa del “gender” senza scomodare la dotta spiegazione esposta da Wikipedia - "Perché Siamo uomini!”.

“... l'inesistenza di differenze tra i sessi biologici, e la conseguente possibilità di variare il proprio genere a piacimento” è presente o non è presente come idea oggi? Esiste questa “cazzata” (ops, chiedo scusa, ho usato una parola che deriva dal vocabolo sessista "cazzo”) che una donna (o un maschio) possono decidere di presentarsi come se fossero l’esatto contrario? Se esiste, dando regione a chi ritiene che ci sia una deriva gender, chi la sta proponendo e chi sta spingendo in questa direzione? La conferenza in tal senso ha dato delle risposte assai chiare: tra coloro che spingono verso la confusione ci sono le direttive della Comunità Europea che sta bacchettando alcuni paesi “tra cui l’Italia” di non adeguarsi ai principi  in tutela delle diversità con sufficente solerzia…

Direttive che se applicate al mondo dell’insegnamento faranno sì che non si parlerà più durante le lezioni di Storia di  “uomo primitivo” ma di comunità primitive. Non ci saranno più "i romani" ma le popolazioni della Roma antica e via di questo passo… Appare chiaro che se l'Unione Europea, con le sue indicazioni, sta orientando le idee che sono alla base dell’insegnamento, è proprio l’insegnamento istituzionale uno degli ambiti che sancisce la confusione che complica la vita dei nostri bambini… L’idea che uomini e donne sono uguali, principio sacrosanto dal punto di vista civile, non è assolutamente vero dal punto di vista biologico, come il bambino ci ha poc'anzi ricordato… Quando nasciamo o abbiamo la “patata” in mezzo alle gambe, o abbiamo il pisello… Questa cosa piaccia o meno sancisce che nasci donna o nasci uomo. Puoi non sentirti a tuo agio nel ruolo che madre natura ti ha assegnato? Certo, ma partire dicendo cosa è uomo, e cosa è donna, aiuta ad orientarsi nel mondo, altrimenti si va nel caos, caos cui soprattutto i bambini sono coinvolti. 

Un altro dialogo avuto con i bambini riportato dalla Dottoressa Binotto ci è d’aiuto per capire i termini del problema: 5^ elementare: “Perchè alcuni uomini sono violenti verso le donne? Secondo me è sbagliato e da grande spero nella parità di genere, perché spero negli uomini che rispettano le donne!” Nel dialogo suscitato in classe emerge l’idea che uomini e donne sono uguali… Il problema che nasce da questi principi disseminati ovunque è ben chiaro e l'analisi del dialogo sopra sintetizzato ci permette di evidenziare come a) non è vero che uomini e donne sono uguali, cosa percepita dal bambino. infatti una cosa è la diversità tra sessi, altra è una diversità di diritti..) l’essere di “un genere” piuttosto che un altro (e già qui emerge come il vocabolo “genere” a me paia privo di significato) non esclude il fatto di essere violenti o non esserlo… proprio oggi ho letto un articolo su Herta Bhote, sadica guardiana prima a Ravensbruck e in seguito a Bergen Belsen, uno dei campi di sterminio nazisti… questa donna, che si sentisse uomo o meno (non ci è dato a sapere, anche se si sposò) poco ha a che vedere col fatto che provava piacere nel percuotere le prigioniere, e, per completezza di informazione, la singolarità è che lei, che godeva nel far male, non aveva però un istinto omicida, pur avendo terminato la sua attività di SS dentro un campo di sterminio. Colpiva le disgraziate, la cosa le dava diletto, ma non le ammazzava; questo affermarono ai giudici numerosi testimoni, e per ciò fu tra coloro che si salvarono dall’impiccagione… La crudeltà non è prerogativa maschile o femminile ed è avulsa dal essere maschio o femmina. 

Lasciando al suo destino Herta Bhote ritorniamo ai nostri bambini per interrogarci: la confusione palesata dal dialogo sopra riportato, da chi o da che cosa è fomentata? Sicuramente dai principi che l’istruzione scolastica in ossequio alle direttive europee sta proponendo. Sicuramente dalle informazioni che i principali media televisivi italiani stanno elargendo, ma un peso importante, ci dicono le relatrici della serata, lo stanno avendo anche i cartoni animati, nati per essere di svago per i bimbi, ma che diventano modelli di riferimento, e questi lanciano i loro messaggi, spesso senza che i genitori sappiano che tipo di informazioni trasmettono. E' il caso di Strange World della Disney, film d’animazione dove uno dei protagonisti, Ethan, è un bimbo gay… (rif. 2) tutto normale nel mondo politicamente corretto del gender, ma i bambini sanno se sono gay o meno, nella realtà? Se la sessualità è un percorso che si protrae negli anni, come può un minore affermare “io sono questo”, prima di essere arrivato alla maturità?

Nel corso del dialogo è emerso che farmaci che favoriscono l’orientamento verso l’uomo o l’altro sesso, sono già disponibili in commercio, ma il problema è che una volta iniziata la terapia farmacologica, che indirizza verso una mascolinizzazione o verso una femminilizzazione, il cammino inverso risulta poi impossibile da compiere. Possono i medici essere sicuri che l’orientamento che i bimbi o le bimbe, i ragazzi o le ragazze, vogliono dare al proprio corpo, e che della cui cosa pare abbiano diritto in base a sempre più numerose tutele legislative volute proprio dalla U.E. non sia un errore? Perché l’adolescenza e la gioventù sono le età dei dubbi, ma una volta intrapresa una cura ormonale per mascolinizzare, c’è il rischio che in un secondo momento la ragazza non possa più far figli. Questo per sempre! Una volta compromessa la mascolinità, con terapie di femminilizzazione, si raggiunge la sterilità, e l’idea di trasmettere i propri cromosomi è debellata per sempre, questo è il risultato delle spinte legislative europee.

Daniela Pisan, psicologa e psicoterapeuta, una delle due relatrici della serata, con un aneddoto recuperato dalla sua sfera di esperienza professionali, ci lancia una chiave interpretativa. Una sua paziente, dichiaratasi attratta dalle donne, le racconta di questa relazione con un uomo… - “Ma come, non ti piacevano le donne? Cos’è successo?”- “Dottoressa, alla fine si va da chi ci vuole un po di bene…”!

Il problema profondo è legato al vuoto affettivo che attanaglia sempre più frequentemente i giovani. In questo mondo del virtuale, dei social, di famiglie sgretolate, i giovani si aggrappano a ciò che sembri loro fonte di affetto, di amore… La dottoressa non l’ha detto chiaramente, ma io che ascoltavo capisco che in questo vuoto di sentimenti, chi è in cerca di colmare questo vuoto, pur di farlo, è disposto a modificare anche la sua sessualità, "se per avere un po' di affetto devo fare la donna, faccio la donna, se devo fare l'uomo faccio l'uomo", ma questo inseguire una necessità è cosa molto differente da essere certi di chi noi siamo, e anche per questo intraprendere un percorso irreversibile che comprometta le propri carateristiche naturali, risulta estremamente rischioso quando non del tutto errato.

A questo punto la domanda che Doriana Binotto ha posto al pubblico diventa cruciale sintetizzabile in questi termini: Questa nuova deriva arcobaleno che sta prendendo piede, sta portando verso la felicità la gente? Dai dialoghi che ho con i bambini (dice la Dott.ssa Binotto) capisco che si sta implementando la confusione e ci si sta allontanando i giovani (ma anche i non più giovani ndr) dai riferimenti chiari e sicuri, che sono poi un punto di partenza verso l’equilibrio.

Dal pubblico emerge una teoria, non è che questa indeterminatezza sessuale sia orchestrata per meri fini di mercato? Se le manomissioni farmacologiche precludono la maternità alle donne e la fertilità agli uomini, chi vuole figli sarà inevitabilmente indirizzato verso laboratori come quello della Bio TexCom che per la modica cifra di 39.000 euro risolve il problema di avere un figlio, arrivando, per chi avesse la disponibilità di 64.000 euro, a prestabilire anche il sesso del nascituro; uno dei laboratori di riferimento di questa azienda lavora a Kiev. La scienza oggi permette finanche la donazione di utero da donatrici decedute! (rif. 3)

Mi fermo qui scusandomi se i virgolettati non sono precisi alla lettera, e se i concetti che ho cercato di riassumere non sono perfettamente in linea con quelli espressi dalla conferenza, ma questo ho portato a casa e questo volevo condividere con voi lettori. La realtà è che molti sono stati i temi trattati e molte sono le sfumature e i commenti che questi temi hanno saputo suscitare. La sala gremita e la ricchezza di spunti mi impongono esternare un deciso apprezzamento da distribuire tra le autorità comunali di Ponzano, e le relatrici, che con tatto, ma anche con chiarezza e competenza, hanno saputo mettere sul tavolo svariati argomenti degni di nota.

Mirco Venzo, Paderno di Ponzano Veneto (TV) 31/01/2024 #qzone.it
nella foto la sala durante la conferenza

Nota: a più riprese ho esternalizzato di come oggi parlare di destra e sinistra sia fuorviante. Destra e Sinistra in Italia fanno le stesse politiche (pro EU, Pro N.A.T.O e pro Israele) ... l'affermazione che dita Wikipedia è per me, di conseguenza, priva di senso...

rif. 1 https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_gender
rif. 2https://www.provitaefamiglia.it/blog/strange-world-al-cinema-lultima-trovata-della-propaganda-lgbt-disney-ecco-i-dettagli
rif. 3 https://cordis.europa.eu/article/id/124460-trending-science-worlds-first-baby-born-via-womb-transplant-from-dead-donor/it

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