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20210816 EM VulcanoAppena sbarcata all’isola di Vulcano antica Therasia, mi trascino la mia valigie pesante stracolma di inutili vestiti delle ultime due settimane di vacanza …. Lo sguardo e’ rivolto in basso, alla banchina e sto attenta a non inciampare mentre sono assalita dal vociare dei vacanzieri e dei tassisti che attendono gli aliscafi. Mi accomodo in un angolo della banchina e alzo finalmente lo sguardo: l’isola mi saluta con la sua rigogliosa vegetazione a picco sulla scogliera e la roccia nera e rossa.


C’è un’aria diversa, anzi possiamo dire che c’è aria finalmente, un elemento sconosciuto nelle ultime settimane di caldo africano. La sensazione è piacevole, già sento che questo luogo mi darà pace e tranquillità: l’odore dello zolfo o come direbbe qualcuno di uovo marcio, che si sprigiona dal sottosuolo, caratterizza l’entrata alla piccola cittadina. Le storiche pozze di fanghi e bagni salutari che andavano tanto di moda negli anni 50, ora sono nascoste da un grande cartello con su scritto : stiamo costruendo le vostre terme di Vulcano…. Mah ….chissà’ da quanto campeggia quell’insegna. La sabbia nera, fine e morbida della Spiaggia Nera e’ molto piacevole e particolare, dopo giorni con i piedi sopra ai sassi e alle rocce delle spiagge di Taormina. Da non dimenticare le ciabatte perche’ a mezzogiorno sembra di camminare sui carboni ardenti!

Vulcano e’ piccola, un’isola con un grande cratere spento al centro che si raggiunge con una camminata di 40 minuti, circondata da calette mozzafiato alcune raggiungibili solo in barca. Segnata da antiche colate laviche si mostra aspra, rocciosa, con lineamenti fatti di coste vertiginose, modulate da grotte, faraglioni, insenature, e isolotti.

L’acqua è calda, anzi caldissima, pare abbia raggiunto i 30 grandi in questa estate rovente: ho adorato la piscina di Venere, una caletta, che sembra una piscina naturale verde smeraldo piena di ricci di mare con fondale di 2 metri, a cui si accede dopo un entusiasmante tuffo dalla barca in acqua turchese con sotto un fondale di trenta metri! Un contrasto pazzesco, due colori di acqua cristallina che si incontrano e sbalordiscono, popolati da banchi di pesci neri a ridosso della profondissima scogliera. Che emozione pura, che silenzio sott’acqua, quanta fauna marina in quei fondali profondi e a me sconosciuti. Vicino c’è la Grotta del cavallo con la sua immensa voragine soprastante, e poi lo spuntone di roccia chiamato la Mummia, la roccia del Leone, i due faraglioni delle Eolie ….

L’atmosfera di Vulcano e’ quella di un piccolo luogo di vacanza, sembra che il tempo si sia fermato: mi piace immaginarlo fra venti giorni quando tutta la bolgia se ne sarà andata, gli scooter avranno smesso di scorrazzare, le barche se ne saranno andate e forse i delfini si faranno beffe degli ultimi turisti dal profondo blu del mare e finalmente i vulcanari si riprenderanno la loro isola.

Mi piace la passeggiata serale con i pescatori seduti alle loro postazioni che propongono i tour in barca alle altre isole sorelle; mi piacciono i tavolini dove si possono sorseggiare fresche granite alla pesca Malvasia , al limone, alla fragola, al pistacchio, alla mandorla rigorosamente con panna o brioches! C’è sempre il classico negozietto di souvenirs con le conchiglie che tintinnano, le calamite da attaccare al frigorifero e una gradevole fragranza di zagara che profuma le stradine.

Chissà cosa venne a fare in questa sperduta isola delle Eolie la regina Elisabetta negli anni 60 col suo fazzoletto legato in testa, lo sguardo curioso, accompagnata dal marito che sembra essersi gustato un buon piatto di pasta all’hotel Les Sables Noirs dove ci sono le testimonianze fotografiche della visita. C’è tutto quello che cerco in questa Vulcano: natura, mare splendido, paesino tranquillo, ottimo cibo e la cortesia e l’ accoglienza di una Terra storica e non troppo turistica e affollata.

Alicudi e Filicudi invece sono nella mia bucket list con la loro natura incontaminata,le spiagge selvagge, un ultimo approdo di pace e relax assoluti, per me schiava del mare baciata dallo sciabordio delle acque azzurre. E la prossima volta la valigia sarà più leggera, ci saranno più libri, e ancora più voglia di avventura e gratitudine per questo nostro meraviglioso Paese.

Grateful for Eolie islands.

Elena Miotto

 

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