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20180118 VM Seccessioni EuropeeA palazzo Rovarella, in centro Rovigo, termina il prossimo 21 gennaio la mostra sulle Secessioni europee – l’onda della modernità (rif. 1), movimenti artistici che cercarono di rinnovare il mondo dell’arte e della Pittura soprattutto nel centro Europa agli inizi del XX secolo. Ho ritenuto veramente interessante l’esposizione che rappresenta un’idea di arte assai differente rispetto a quella più conosciuta dell’impressionismo; in particolare sono rimasto felicemente sorpreso da ciò che, a mio avviso, risulta protagonista della mostra, la rappresentazione della donna. Sono molte le immagini, dipinti e disegni, dove protagonista è il gentil sesso, definizione in questo caso, particolarmente erronea. La mia percezione, girovagando per la mostra, è di una figura, quella della donna, dove più che la gentilezza emerge l’idea di una donna forte. Forte della sua eleganza, forte della sua sensualità, elemento che emerge in molti lavori esposti, forte del suo fascino, forte del mistero di cui è espressione. Quest’ultimo aspetto caratterizza soprattutto l’arte cecoslovacca, dove non mancano riferimenti esoterici che sono trattati con forza.

Una delle figure rappresentate non a caso è Salomè, la regina che fece decapitare la testa a Giovanni Battista. Il lettore comprende ora perché il termine gentil sesso lo reputo inappropriato stante questo tipo di raffigurazioni che però segnano un distacco tra la figura femminile proposta da altre correnti artistiche e questa di stampo centro europeo. Ancor oggi l’immagine della donna teutonica, è sinonimo di una donna forte, che sa quel che vuole e se lo prende, di una donna che non ha paura del sesso. Quest'immagine femminile appare senza mezzi termini nelle opere esposte a Rovigo.

L’autore più celebre tra quelli proposti è Gustav Klimt, ma quello che personalmente ho più apprezzato è Egon Schiele artista che finì anche in prigione causa le sue opere ritenute spregiudicate al punto da risultare pornografiche. Devo riconoscere che gli schizzi di questo artista austriaco trasmettono una grande carica di erotismo e se l’accostamento con la pornografia, a quanto visto a Rovigo, è sicuramente improprio, capisco che il moralista di turno rimanga fortemente turbato dall’arte di questo pittore morto prematuramente. Tutta la mostra comunque è risultata molto interessante, la mia amica Laura ha particolarmente gustato i rari paesaggi proposti, ma anche le numerose statue erano ragguardevoli; chi l’ha allestita ha fatto un ottimo lavoro.

Mirco Venzo, Rovigo, 17/01/2017 #qzone
Foto di Laura Osgualdo.

Rif 1 : https://www.infocardcitta.it/mostra-seccessioni-europee-rovigo/

 

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