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20180409 VM CircumnavigazioniChiude oggi la nona edizione di Trevignano Fotografia, la prestigiosa esposizione fotografica che si tiene a Villa Onigo. Il soggetto proposto dall’organizzazione è il viaggio, inteso non solo come viaggio fisico, ma anche come viaggio interiore. Approfittiamo della presenza di Francesca Della Toffola per chiederle com’è evoluto, quanta strada ha fatto, questa mostra da lei organizzata con l’aiuto di tutta l’amministrazione comunale. “Come sapete nella mostra di Trevigiano spingo per una fotografia di ricerca, privilegiando autori e lavori che solcano i nuovi orizzonti fotografici. Se mi volto indietro noto che il flusso di pubblico cresce di anno in anno e, anzi, constato con soddisfazione che alcune persone si ripresentano puntuali ogni anno, segno che la mostra sta fidelizzando un suo pubblico. Di questo sia io, sia l’amministrazione comunale e tutti i volontari che mi aiutano in quest’impresa, siamo molto soddisfatti”. In effetti va riconosciuto a Francesca e a chi collabora con lei che l’appuntamento di Trevignano sta diventando un evento artistico di livello che travalica i confini provinciali risultando un punto di riferimento per gli amanti della fotografia sperimentale di tutto il nord Italia.

L’abilità dell’organizzatrice, e l’importanza di queste esposizioni, sta nel saper proporre nomi affermati di livello internazionale, quali sono un Franco Fontana o un Arno Rafael Minkkinen (rif. 1), presenti nelle scorse edizioni, ad autori locali che vengono spesso valorizzati. Il nome di richiamo di questa esposizione è Roberto Salbitani che propone un viaggio a Venezia. Chiacchierando con l’organizzatrice emerge un aspetto che sfugge a buona parte del pubblico legato all’esposizione delle foto. Ogni autore ha a disposizione uno spazio definito, ma il tipo di allestimento con cui propone le sue immagini, le dimensioni delle stesse, se incorniciarle o meno è a sua insindacabile gestione. Questo fa si che pure il modo di proporre le opere d’arte diventi mezzo di comunicazione e finisca per parlare e del lavoro e dell’artista che il lavoro ha realizzato.

Sotto quest’aspetto il lavoro che quest'anno più ci ha colpito è quello di Camilla Riccò. Oltre alla forma raffinata con cui è stato presentato, il lavoro di Camilla Come un fiume è interessante anche per il contenuto. L’artista cerca di penetrare il mondo dei disagi alimentari, tema che Qzone ha già trattato (rif. 2/3/4). Le foto essenziali di Camilla, una ciotola di carote tagliate su sfondo totalmente bianco, un melograno che ricorda il sangue, sono accompagnate da versi in inglese che parlano della sofferenza della protagonista. Si scopre così che una ragazza di 32 anni s’impone una dieta giornaliera di 32 mele, costringendosi a cento saltelli per ogni frutto ingerito, onde bruciare le calorie che potrebbero adagiarsi sulla sua carne, risultato costei effettua ogni giorno 3200 salti! Parlavamo di come Trevignano fotografia sia diventata un riferimento per le fotografia alternativa, ecco, il lavoro di Camilla rende bene l’idea di come il fruitore della mostra si trovi di fronte ad un’opera che va compresa utilizzando parametri diversi rispetto a quelli utilizzati per le mostre di fotografia “tradizionali”.

Sotto quest’aspetto una menzione merita anche Paolo Pozzobon con il suo lavoro Après coup – trittico. Il tema della mostra è il viaggio e Paolo propone un viaggio dentro la quotidianità stimolato da un ricovero in ospedale. Dentro la struttura sanitaria gesti normali e banali quali il mangiare vanno espletati come voluto da altri, dentro una cornice decisa da altri. Dov’è la libertà del soggetto? La libertà, ad esempio, di mangiare del tonno direttamente da dentro la scatoletta, senza doverlo riversare in un piatto che poi si deve lavare. Piccole libertà, banali se vogliamo che una mente attenta quale quella di Paolo scopre venirci private da un ricovero. Il ritrovarle, queste piccole libertà, una volta che si ritorna a casa è un’esperienza, è un ritornare a percorrere dei sentieri da noi voluti, una sorta di viaggio dove siamo noi a decidere il percorso di abitudini da ripercorrere. Capisce il lettore di quest’articolo che il lavoro di Pozzobon non è solo un’opera fotografica, ma qualcosa di diverso che entra nel campo della filosofia, della psicanalisi, insomma, il lavoro di Paolo è un lavoro artistico dove c’è anche della fotografia. Questo esplorare nuovi orizzonti, scrivo sopra, è la peculiarità delle mostre di Trevignano.

Certo un tema quale Cinrcumnavigazioni si presta anche a foto di stampo tradizionale e non mancano quindi autori quali Dimitri Feltrin, giornalista e video maker che a breve presenterà la sua ultima fatica Cresceranno le siepi a Montebelluna (TV). Sempre sul tema del reportage di viaggio ricordo Chiara Vallazza, che ci ha sorpreso per la capacità di usare il colore con efficacia nelle sue composizioni. Non manca naturalmente la foto in bianco e nero con autori di tutto rispetto anche per l’abilità in camera oscura, cito di primo acchito Ivano Zanchetta, Ettore Perazzetta o Lorenzo Ferraro che mi ha saputo emozionare con uno scatto realizzato in Giappone dove un viandante nipponico transita sotto dei ciliegi in fiore. Altri erano gli espositori, e più ampia doveva essere la presentazione di ogni singolo lavoro, ma la realtà è che una mostra come quella di Trevignano, non va descritta da un blogger, ma va vissuta di persona e meglio ancora presenziando alle serate dove gli autori parlano di se e dei loro progetti. Il lettore stia attento alla prossima edizione: Francesca Della Toffola mi confidava che vuole onorare il decennale dell’iniziativa con una rassegna di tutto rispetto. Chi ritenesse di avere lavori interessanti da proporre contatti pure l'organizzatrice conscio che il tema della prossima edizione deve ancora essere stabilito. Essere tra i prescelti non è facile, ma neppure impossibile. Quanto alla Francesca fotografa ricordiamo che il 21 aprile alle h 18,00 inaugura nella sala espositiva dell’ex municipio di Volpago del Montello (TV) la sua personale Accerchiati incanti…come Ofelia.

Mirco Venzo, Trevignano (TV) 08/04/2018 #qzone
Nella foto di Giorgio Grassato (scatto da cellulare) Francesca Della Toffola

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