Alla fine il tempo per leggere il libro di Monica Zuccato (Il prezzo del silenzio ed. Photocity – rif. 1) l’ho trovato. Come posso presentarlo a potenziali lettori, io che non sono un medico e non sono un critico letterario? Magari esprimendo le mie personali impressioni cui affiancherò le mie immancabili considerazioni. Le impressioni sono le seguenti, l’autobiografia di una persona che fu seriamente malata di anoressia e bulimia è un documento che interessa sicuramente chi si occupa di questo tema. In tal senso è quindi un libro per un pubblico di nicchia.

Monica però, attraverso un linguaggio diretto, non letterario, da persona comune presenta anche un pezzo del nostro Paese, dei problemi che vive una bambina, poi adolescente, poi donna. La sua è una fotografia del paesaggio sociale e culturale italiano, in linea con le narrazioni di Giovanni Verga e dei fotografi neorealisti che a me tanto piacciono. E questo rende il testo una lettura adatta anche a chi s’interessa della società italiana e della storia attuale, avendo delle importanti carte da giocare (il testo) per coinvolgere dei semplici lettori. È un libro che può interessare gli amanti dei “gialli” (l’evolversi della storia di Monica è imprevedibile e ricca di sorprese) e può interessare gli amanti dei racconti horror. In certi punti il racconto ha descrizioni che solo in quel genere letterario possono trovare una sua collocazione.

Ora le mie considerazioni personali, che partono da una constatazione: Qzone ed il sottoscritto da tempo dedicano spazio ai “piccoli” autori/artisti, gente che produce testimonianze senza i fari dei grandi media puntati addosso. Leggevo oggi che esiste una versione del Grande Fratello V.I.P. dove i protagonisti andranno a guadagnare dai dieci ai cinquanta mila euro a serata… Una farsa indegna, se volete la mia opinione. Il libro di Monica parla della realtà e non di finzione, e già questo lo colloca su un livello superiore a quanto verrà proposto sui teleschermi nazionali. È una verità che può non piacere, al pari del modo con cui è stata narrata, specie se chi legge ha come modello letterario Marcel Proust, ma si tratta di una testimonianza come quella dei sopravvissuti dei lager, di chi è ritornato vivo dalla campagna di Russia o altre esperienze "forti": si tratta insomma di un racconto che non è abbellito da alcun produttore, che non ha alle spalle nessuna regia e dove non vi è nessun manager a negoziare sul cache. Aggiungo poi che le vicende vissute da Monica, raccontate con estrema durezza, sono poi le vicende che possono coinvolgere la nostra vicina di casa, nostra nipote o nostra figlia, magari senza che ce ne renda conto.

Il libro della Zuccato conferma quindi la bontà dell’operazione che stiamo a fatica cercando di portare avanti in Qzone: Dal Col, Fascina, la Bidoli, la Grassato, la stessa Monica (Zuccato, ebbene sì, sono di parte) che sta dando un importante contributo anche sotto l’aspetto poetico, passione che ha coltivato negli anni e di cui nel libro non si parla, ed io. Altro punto che mi ha sorpreso leggendo il libro, l’importanza del lavoro. Spesso chi mi legge vede che tratto di temi economici. Pur se nel testo della scrittrice friulana il lavoro è un elemento secondario, tra le righe ho trovato conferme alla centralità di questo aspetto. Non voglio spiegare come e perché, per non togliere la curiosità al lettore che potrà condividere la mia visione o rigettarla. La sintesi di quanto scritto è che questa lettura merita d’esser fatta e già due ragazze coinvolte dalle mie anticipazioni attendono che consegni loro il testo per divorare le 241 pagine scritte da un’autrice che ha avuto il coraggio di gettare la maschera e mettersi a parlare, rompendo il muro di silenzio che avvolge questi temi.

Mirco Venzo, Treviso 09/10/2017 #qzone
Nella foto l’autrice in una foto gentilmente concessa

Rif. 1 https://www.unilibro.it/libro/zuccato-monica/prezzo-silenzio-storia-dell-inferno-che-abbiamo-vissuto/9788866828402
Ulteriori riferimenti:
http://www.qzone.it/index.php/q-lives/daniela-grassato/335-il-prezzo-del-silenzio

http://www.qzone.it/index.php/q-arts/297-monica-zuccato-ha-scritto-un-libro