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230230715 VM coraggioSu facebook trovo questo post:

“Domanda: qual’è stata la tua più grande delusione? -
Risposta: “Apprendere che anche le persone intelligenti possono essere vigliacche e che il coraggio è un attributo molto più raro dell’intelligenza”!
Julian Assange.

Non so se questa affermazione sia realmente da attribuire a uno dei pochi eroi dei miei tempi, (diffido sempre di questi post che appaiono come per miracolo in facebook), certo è che la questione del coraggio che pone la frase mi ha indotto a ragionare…

20230127 VM libero e virgilioLa giornalista Silvia Madiotto spiegava all’incontro “Media e Verità” del 2017 tenutosi a Treviso che la notizia è sempre vera, mentre l’informazione può essere vera, verosimile o falsa. (rif. 1). Buono a sapersi, così come è buono a sapersi, come molte pubblicità attuali ci dicono, che in rete girano tante “fake news” (informazioni false), ed è per questo che ci si deve rivolgere alle fonti di informazioni “ufficiali” quelle dei giornali accreditati e delle TV nazionali… Ora la domanda che si pone chi vi scrive è semplice: come mai quelle stesse televisioni e quei rinnomati giornali non stanno dando importanza al fatto che Libero e Virgilio, da svariati giorni sono inutilizzabili? Voglio essere più preciso, non ho mai sentito dire nei telegiornali nazionali che milioni di italiani hanno la comunicazione inaccessibile, dove tra la voce “comunicazione” si comprende archivi con notizie rilevanti, quali ordini da

20230126 VM desolationCi sono i saldi e mi piace andare a curiosare nei negozi, magari c’è qualche occasione che mi interessa, così mi porto in un centro commerciale dove so esserci un ampio spaccio di cineserie, a breve devo far foto con delle modelle e volevo trovare qualcosa di fotogenico con cui vestirle. E’ un lunedì, quindi non propriamente il giorno dello shopping, è anche una delle ragioni per cui proprio quel giorno ho deciso di andare per negozi, tuttavia vedere quell'enorme parcheggio deserto mi ha rattristato. Di tutti i negozi che c’erano solo un paio sono ancora aperti: emporio di scarpe che a giudicare dai visitatori mi chiedo per quanto rimarrà attivo ancora: nell’enorme magazzino, dove migliaia di scarpe erano esposte, giravano solo tre potenziali clienti, il sottoscritto, che poi in effetti attirato dal prezzo di un paio di

20160805 VM Spostamento

 

“Dimmi un poco, Bob: ma ti par proprio il caso di andar sulla Luna?
[…]“L’altro giorno” disse Bob conciliante, "ho letto un saggio di Arthur Clarke. Che spiegava che la maggior parte dell’energia umana, nella storia del mondo, è stata impegnata per spostar le cose da un punto all’altro. Insomma, appena una cosa è ferma l’uomo la sposta. Se è fermo lui si sposta lui. Spostarsi è insito in noi: ed anche spostarci sempre più svelti. Per migliaia di anni", diceva Clarke, "ci siamo spostati a due o tre miglia all’ora: la velocità di una carrozza. Ora ci spostiamo a venticinque miglia all’ora: la velocità di Saturno. Per spostarci a quella velocità, tuttavia, la Terra non ci basta più: è troppo piccola. Ci manca lo spazio necessario, mi spiego? Si casca fuori. Dunque bisogna spostarci andando negli altri pianeti, e, per cominciare, sulla Luna".
(Bob lavorava alla NASA ai tempi delle esplorazioni lunari.)
La Fallaci non si dimostrò accondiscendente con Bob e lui per ripicca il giorno seguente, anziché inviarle un elicottero a prenderla le disse scocciato: “… (arrangiati) con un taxi, una bicicletta, a piedi, senza correre…”
[…]“Ricordo la mia disperazione, papà” […]. Presi il taxi papà, e mai veicolo mi parve più lento, di quello che per un’ora e dieci, settanta minuti, sfreccio lungo la strada che porta a Redondo Beach. Per anni, tutti gli anni della mia vita, avevo vissuto senza elicottero, ma ora lo avevo provato e non  potevo più farne a meno…”
Dialogo tra Oriana Fallaci e Bob, estratto da “Se il sole Muore” cap 6° (1965)

 

"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete.  
Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva piu' il bisogno di bere.
"Perche' vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"E' una grossa economia di tempo", disse il mercante.
"Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatrè minuti la settimana".
"E che cosa se ne fa di questi cinquantatrè minuti?"
"Se ne fa quel che si vuole..."
"Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatrè minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."
“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint- Exupéry Cap XXIV (1943)

 

“Ero abbracciato a questa donna che tenevo stretta stretta, quando ad un certo punto mi accorsi di una magica luce intorno a noi. Nel fiume la Luna rifletteva il suo splendore ed io, in quel momento, ricordo tentai d'allungarmi, un po’ goffamente, badando a non spostare il prezioso scrigno che tenevo avvinghiato a me. Volevo vederlo l’astro, magari anche solo riflesso nella placida acqua del Sile. Mi sforzai, cercai di prolungare il collo senza alterare il nostro equilibrio, ma niente.
Rinunciai a vedere la Luna, che mi avrebbe obbligato, per svelarsi, a staccarmi da quel corpo vellutato. Scelsi di rimanere fermo, immobile, ad eccezione delle mani che lentamente, delicatamente accarezzavano il collo, la schiena e la testa di quella fata per cui avrei voluto rallentare il tempo, congelarlo. Sentivo i nostri respiri e la musica della notte, fatta di gracchiare di rane e canti d’insetti.
Per sognare, a volte, bisogna esser svegli, e non ci si deve muovere".
Mirco (Luglio 2016)

Mirco Venzo  Treviso 04/08/2016
Foto Alzaia Silea (TV)

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