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20170113 VM TrippeLa tradizione materna vuole la famiglia sia tutta riunita il primo dell’anno per mangiare le trippe, per cui anche quest’anno mi son ritrovato con molti parenti, zii e cugini, a mangiare uno dei piatti tipici del trevigiano. Tra un bicchiere ed un boccone si dialoga andando a finire in campo politico quando mia zia, con timbro di voce fiero afferma “Io sono sempre, e sempre sarò, di destra”!

Al che io ho risposto, “… e allora non lamentarti, godi dei tuoi successi. Mai come in quest’ultimi quarant’anni vi è un imporsi assoluto della destra, nei confronti della sinistra. Mi vorrai mica far credere che un Governo come quello di Renzi, con il suo Job Acts è di sinistra”?  Lo sguardo attonito di mia zia mi ha eloquentemente spiegato che lei parla per slogan e che cosa sia “Destra” e cosa sia “Sinistra” non le era chiaro. A volte per dar seguito alla piacevolezza delle serate bisogna non imporsi per mettere i puntini sulle “i” e lasciar scorrere il dialogo liberamente. Tuttavia alcuni temi sono stati trattati con mio zio Germano che invece pare abbia una mente più elastica o forse, chissà, sta osservando l’attualità ricordandosi di come ha vissuto la sua giovinezza, e quindi alcuni controsensi di oggi li coglie. Voglio qui ora spiegare il significato di “Destra” e “Sinistra” come mi fu esposto a Pescara in un convegno di economia. A illustrarlo fu chi non ha problemi a dichiararsi di sinistra e per professione si occupa di economia, la insegna all’Università e scrive articoli di livello internazionale, il Prof Alberto Bagnai. (Rif 1 minuto 3’15)

L’equazione di partenza è questa: Y = f (K, L). Traduzione per chi non ha studiato economia: f inteso come funzione, il Reddito (Y nell’equazione) è prodotto da due fattori, il Capitale (K che è il fattore di destra, tradizionalmente -  i soldi li avevano “i padroni” così come venivano chiamati qualche decennio or sono e risparmio al lettore tutta la spiegazione marxista di come si genera, spiegazione che ancor oggi è quella che spiega cosa origina “Il Capitale”) e il Lavoro (L nell’equazione che è il fattore di sinistra. Chi non ha ricchezza, capitale, per vivere deve vendere il suo tempo, lavorando per acquistare quanto gli serve per se e per la sua famiglia, per la sua prole, da cui il termine proletariato).
Tornando alla nostra equazione economica, una volta prodotto il reddito, come questo viene distribuito tra i due fattori che l’hanno generato? E’ questo il momento in cui si vede chi vince e chi perde tra Capitale e Lavoro o, sono sinonimi per Bagnai, tra Destra e Sinistra. Oggi a vincere è il Capitale (ovvero vince la destra) o vince il Lavoro (ovvero vince la sinistra)? La domanda è precisa è la risposta non può essere di “pancia” come la zia che parla di politica (e quindi di economia) senza capire di che parla, blatera. Negli ultimi quarant’anni si è visto una progressiva perdita di valore del Lavoro rispetto al Capitale, tanto che tutti parlano di “potere delle banche”. Ma che cosa significa “potere delle banche”? Significa forse che sta vincendo il Lavoro sul Capitale, o significa il suo contrario? Domanda retorica.
Quando l’Europa non tira fuori nessuna risorsa per aiutare i terremotati dell’Emilia, o per sostenere il Popolo greco,  ma li trova per salvare il MPS o le banche greche che avevano imprudentemente prestato a chi non era in grado di restituire, sta facendo una politica pro capitale o pro lavoratori? La risposta è nei fatti e l’equazione di cui sopra ci dice con chiarezza se vince la Destra o la Sinistra. L’uomo simbolo dell’Europa per noi italiani è Mario Monti, espressione di un governo tecnico, quindi all’apparenza “super partes” ma se guardiamo alla nostra equazione capiamo molto bene da che parte va collocata la sua azione. Comprendiamo che la politica montiana è di Destra, così come lo è tutta la politica europea dell’Euro.

E qui subentrano i problemi perché se è chiaro che la politica delle EU è di destra, non capiamo che cosa stanno facendo i parlamentari Piddini, sia nell’ Europarlamento sia in quello italiano. Il problema, a riassumere l’opinione di Bagnai, è i rappresentanti storici della sinistra non hanno capito che cosa devono fare per tutelare i lavoratori.
Il lettore a questo punto dovrebbe porsi una domanda, ma è un’opinione soggettiva di un professore neppure collocato geograficamente troppo bene (Bagnai insegna a Pescara e non a Oxford o alla Yale) o una verità? Andiamo a vedere i dati che il primo sito che mi casca in mano propone (rif 2) e vediamo che la disoccupazione impera in tutto il Sud Europa, le garanzie ai lavoratori e la tutela del lavoro sta crollando ovunque, Germania compresa e quindi non si parla più di un opinione, i numeri son numeri.

La Sinistra sta perdendo in modo indegno in tutta Europa, anche grazie e soprattutto al contributo italiano, ma spiegarne ora le ragioni mi porterebbe fuori strada e risparmio al lettore queste motivazioni, sempre “made in Pescara” (2015). Quali sono le cause di questo disastro annunciato? E’ l’Euro l’origine di tutti i mali. Dal perverso gioco imposto dalla moneta unica seguitano a catena, seguendo una logica nota agli studiosi di economia sin dal 1957, anno in cui J. Meade pubblicò un lavoro che gli valse un premio Nobel, situazioni che portano gioco forza a favorire la svalutazione dei salari e favorisce l’emigrazione dai paesi poveri (quelli del sud Europa) verso quelli più forti economicamente (Germania o Inghilterra, che non a caso ha posto in essere la Brexit).

La sinistra ha capito nulla neppure dell’influenza negativa sui salari ed i salariati del flusso di extracomunitari che seguita ad arrivare in questo paese. Le leggi economiche parlano chiaro, se aumenta l’offerta di patate al mercato, che cosa succede al suo prezzo? Succede che il prezzo cala! Analogamente più forza lavoro arriva in Italia (o un Europa) e meno vale il lavoro degli italiani (o degli Europei). Ancora una volta la sinistra e i sindacati non hanno compreso che se vogliono difendere il valore del lavoro devono impedire lo sbarco degli stranieri, senza entrare nelle motivazioni che possono essere più o meno valide a giustificare il loro arrivo. Semplicemente queste motivazioni non modificano l'equazione di cui sopra. Non è un problema razziale, è una scelta, salvo il bambino o la madre partoriente? Voglio la botte piena o la moglie ubriaca? E' una cosa così, un dilemma semplice che ti colloca a Dx o a Sx. Tornando al punto curo gli interessi dei lavoratori (italiani ed europei) o quelli del Capitale internazionale?

Qui appare nella sua bellezza il controsenso dei tempi che stiamo vivendo: almeno a parole sono espressioni politiche di destra quelle che si oppongono agli extra comunitari. Dico a parole perché il flusso era ampiamente iniziato anche quando costoro erano al Governo. Il paradosso è che anche sul versante Euro a prendere una posizione che secondo le logiche economiche è a tutela del Lavoro sono coloro che si collocano a Destra, mentre a prendere posizioni che sono a tutela del Capitale sono le forze che si collocano a Sinistra. Ad osteggiare la moneta unica, causa di tutti questi disequilibri, in Italia ci sono Salvini (Lega) e la Meloni (Fratelli d’Italia) mentre in Francia vi è la Marie Le Pen.

Bagnai, ed io con lui, esterna preoccupazione per questa cosa perché già in passato si verificò il caso di forze di destra che si posero a difesa dei lavoratori e del lavoro, penso ad esempio alla situazione tedesca ai tempi della Repubblica di Weimar. Hitler ed il nazismo risolsero i problemi economici dei tedeschi, conquistarono la fiducia di quel popolo avvolto nella miseria e nella disperazione e imposero i loro valori a chi dava loro fiducia totale come sempre da l’affamato a chi lo sfama. Il Nazismo non nasce causa un pazzo squilibrato che prese il potere perché odiava gli ebrei, nasce da precise cause economiche che, piaccia o meno, hanno sempre conseguenze sociali.
La scomparsa di forze che difendano il lavoro e i salari, con buona pace di mia zia che è “orgogliosa di essere di destra” sta facendo chiudere anche il suo piccolo negozio. Chi tira le fila tutela infatti la grande distribuzione che sta crescendo, tutta riconducibile a poche persone, a discapito dei piccoli imprenditori che si lamentavano dei sindacati quando dovevano pagare i loro (pochi) dipendenti, ma che vendevano i loro prodotti a centinaia di salariati che godevano delle risorse per potersi permettere quei prodotti da loro esposti. Oggi con l’arrivo del Job Acts, forse mia zia risparmierà qualcosa sulla spesa dei suoi collaboratori, e potrà anche licenziarli più agevolmente, ma il motivo per cui finirà per chiudere il suo esercizio, è legato al fatto che la maggior parte dei suoi clienti stanno come i suoi salariati: han perso ricchezza, quando non han perso del tutto il lavoro, obbligandoli ad acquistare il necessario dove costa meno, ovvero nella grande distribuzione.

Mia zia proprio perché schifava Karl Marx, probabilmente non l’ha mai letto, e per tanto non può sapere che l’accentramento della ricchezza nelle mani di pochi era stato da lui profetizzato, basandosi su un ragionamento che è oggi confermato dai fatti; il pesce grande mangia il piccolo, e lei, orgogliosa di essere un imprenditrice, non si accorge che il grande capitalista si sta divorando anche il suo piccolo spazio commerciale in un processo che se non cambiano le forze in campo, è inarrestabile. La destra vince (mascherata da Sinistra) e lei non se ne accorge. E qui si comprende sia la confusione che ha mio zio Germano nel comprendere la realtà, sia la confusione che ho io nello spiegargliela.
Con che parole motivo la sparizione delle poltiche di sinistra a livello ideologico, quando i suoi presunti riferimenti fisici sono in auge? Come dire a mio zio che i Matteo Renzi, orgoglioso del suo devastante Job Acts e del tentativo di demolizione della Costituzione Partigiana, compie operazione di Destra? Come spiegare che Pier Luigi Bersani votando il pareggio di Bilancio dopo averlo contestato in Senato (rif 3) sta portando acqua al mulino del Capitale iternazionale? Come spiegare che i Michele Santoro o gli Eugenio Scalfari mai danno spazio ad economisti quali l'ultimo premio Nobel, che parli del problema Euro? (rif 4) Alla fine è semplice informazione, quella che Qzone sta realizzando grazie alle notizie che, certo a fatica, ma in rete si trovano.
Come faccio io a spiegare tutto questo?

Le trippe sono state servite in un primo tempo con il brodo di pollo e in un secondo momento, per chi voleva provare la differenza, asciutte, cosparse di Parmigiano Reggiano. Ottime in entrambi i casi. In quella circostanza abbiamo degustato del Raboso invecchiato e solo in un secondo momento, con il formaggio, ho stappato il mio Schioppettino, un vino di recente imbottigliamento e quindi ancora dolce, adattabile a mio giudizio pure con la frutta secca o da degustare da solo per finire il pasto lasciando un abboccato dolce. Quel dolce che la realtà attuale, politico ed economica, non ci permette di percepire in alcun modo.

Mirco Venzo, Treviso 11/01/2017 #qzone

 

Rif 1  https://www.youtube.com/watch?v=nGXx3...
Rif 2 http://www.arealavoro.org/disoccupazione...
Rif 3  http://youtu.be/eHyH0aNT3-I - (discorso 11 Agosto 2011)
Rif 4 http://www.affaritaliani.it/affari-europei/....

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