Tre autori sono esposti presso LAB 27 di Treviso. Per presentare il gruppo LAB 27 copio e incollo quanto riportato nel loro sito: “... è uno spazio culturale, un crocevia umanistico dove coltivare dialoghi in un clima conviviale…”. La mostra in essere ha per titolo Se il suolo potesse parlare, e vado ora a commentarla.
Gabrielle Duplantier - Terres Basses
La fotografa franco americana espone qui alcune delle immagini relative al lavoro Terres Basses (2018). Sono immagini in bianco e nero dal sentore onirico. Dialogando con la nostra guida, Andrea Bianco, concordiamo sul fatto che l’artista non cerca di documentare un paesaggio, o un evento, cerca piuttosto di
Recentemente ho recensito un brutto film (Grazie… nonna) con Edwige Fenech (rif. 1), ma ho voluto ridare una possibilità alla nota attrice francese riguardandomi Il vizio di famiglia, pellicola del 1975 a regia Mariano Laurenti. Laurenti aveva in precedenza più volte lavorato con la transalpina e quindi la scelta di erigerla a protagonista dell'opera fu ponderata ed anzi, nei titoli di testa quello di Edwige Fenech, è il primo nome che compare, seguito da quello di Renzo Montagnani, mentre al terzo posto si cita Juliette Mayniel, madre dell’attore Alessandro Gassmann. La musica che introduce il film ricorda per ritmo e sonorità quella delle comiche; per tanto, chi si accinge ad osservare la pellicola ha già chiare delle indicazioni
Seguo con interesse le pillole su Radio radio del prof. Alessandro Meluzzi di cui oggi voglio riassumere parte delle convinzioni, partendo dal rif. 1 che sintetizzo con parole mie. Anzitutto una premessa, in tempi non sospetti Meluzzi affermò che non siamo un paese libero, al contrario siamo una colonia americana e in quanto tale parlare di “democrazia” nel nostro paese è un ossimoro. Il video di cui scrivo conferma questa sua convinzione, ed anzi porta a testimoniare un nome illustre, grande conoscitore della storia nazionale, da tenere in grande considerazione anche per la sede cui ha proferito queste sue affermazioni. Il virgolettato è improprio, ma uso la prima persona mettendo in bocca al professore parole riassuntive, per accelerare la stesura del concetto: “C’è un aneddoto che ben spiega la situazione, avvenuto in una sede ufficiale: il Senato
Il mondo del collezionismo è talmente vasto da suscitare infinite occasioni di conoscenza. L’interesse per un oggetto ci porta a scoprire storie, curiosità, vite vissute. Ad esempio, le scarpe: desiderio di indossarle e di possederle. C’è chi ha una passione irresistibile per i tacchi, eleganti, raffinati, simbolo di femminilità. Chi per le infradito, ricordo di vacanze e sogni di libertà. E gli scarponi? Penso a quelli da montagna di una volta, cuciti a mano, cuoio grosso con i graffi profondi dei ghiaioni. Questo era il mio confine, prima di incontrare Carmelo Marzà che fin da ragazzino custodisce gelosamente calzature militari. I primi pezzi della raccolta stanno con lui dal tempo delle scuole medie. Carmelo porta il nome del nonno che per
1975, sono gli anni in cui si sta imponendo la commedia sexy all’italiana e, a firma Franco Martinelli, uno pseudonimo, esce il film Grazie … nonna di Marino Girolami (rif. 1) di cui oltre che il regista ne è sia l’ideatore del soggetto sia, assieme a Romano Scandariato, lo sceneggiatore. Per le informazioni che ho ne consegue essere il Girolami l’unico responsabile di questa brutta pellicola che mi accingo a recensire; sia chiaro che la pellicola è deludente dal mio punto di vista, ma vi è comunque chi la inserisce tra i film “cult” (rif. 2) pur se a conferma delle mie perplessità non appariva tra i primi cento film più visti nella stagione 75/76. (rif. 3).
La giornalista Silvia Madiotto spiegava all’incontro “Media e Verità” del 2017 tenutosi a Treviso che la notizia è sempre vera, mentre l’informazione può essere vera, verosimile o falsa. (rif. 1). Buono a sapersi, così come è buono a sapersi, come molte pubblicità attuali ci dicono, che in rete girano tante “fake news” (informazioni false), ed è per questo che ci si deve rivolgere alle fonti di informazioni “ufficiali” quelle dei giornali accreditati e delle TV nazionali… Ora la domanda che si pone chi vi scrive è semplice: come mai quelle stesse televisioni e quei rinnomati giornali non stanno dando importanza al fatto che Libero e Virgilio, da svariati giorni sono inutilizzabili? Voglio essere più preciso, non ho mai sentito dire nei telegiornali nazionali che milioni di italiani hanno la comunicazione inaccessibile, dove tra la voce “comunicazione” si comprende archivi con notizie rilevanti, quali ordini da
Ci sono i saldi e mi piace andare a curiosare nei negozi, magari c’è qualche occasione che mi interessa, così mi porto in un centro commerciale dove so esserci un ampio spaccio di cineserie, a breve devo far foto con delle modelle e volevo trovare qualcosa di fotogenico con cui vestirle. E’ un lunedì, quindi non propriamente il giorno dello shopping, è anche una delle ragioni per cui proprio quel giorno ho deciso di andare per negozi, tuttavia vedere quell'enorme parcheggio deserto mi ha rattristato. Di tutti i negozi che c’erano solo un paio sono ancora aperti: emporio di scarpe che a giudicare dai visitatori mi chiedo per quanto rimarrà attivo ancora: nell’enorme magazzino, dove migliaia di scarpe erano esposte, giravano solo tre potenziali clienti, il sottoscritto, che poi in effetti attirato dal prezzo di un paio di
Se c’è un attore che non mi piace, e non mi piace il genere che ha interpretato, questo è Christian De Sica in quanto da me considerato un’icona dei cinepanettoni, ovvero, sempre a mio parere, la morte della commedia all’italiana; ecco quindi che quando mi accorgo che la pellicola che stavo guardando era un suo prodotto, l'idea di cambiare canale si stava per concretizzare sennonchè una dedica mi colpisce: il film Tre (rif. 1) era dallo stesso Christian dedicato a suo padre…Forse questo film meritava d'esser visto e così non ho cambiato canale. La classificazione della pellicola non è agevole, nel senso che la trama
Palazzo dei Trecento, nel centro della città di Treviso, sino al primo di gennaio 2023 è fruibile gratuitamente la mostra fotografica Human Nature organizzata da Veneto Fotografia sotto la direzione artistica di Colin Dutton. Ventinove autori presentano più scatti dove ognuno esplora la relazione tra l’essere umano e la natura compiendo differenti percorsi di ricerca: "qual’è la natura dell’essere umano"? Questo è uno degli interrogativi esplorati da taluni. "Che relazione può generarsi tra l’uomo e ciò che è esterno a lui, ovvero la natura"? Questo è un altro modo di affrontare il tema sviscerato da talaltri. Differenti approcci dicevo che sono stati presentati in modi differenti, ed è questa personalizzazione delle proprie foto uno degli aspetti che a prima vista mi hanno colpito.
A Trieste, presso il palazzo Gopcevich, (in via Rossini 4, in centro città) è offerta al pubblico, gratuitamente, la mostra del fotografo Ugo Borsatti (rif. 1). Mi piace definire Ugo Borsatti, e Foto Omnia, il negozio di fotografia cui potevano rivolgersi i suoi concittadini, come un fotografo di paese, di quelli che un tempo erano presenti in ogni comune importante, locale dove ogni famiglia si rivolgeva per gli eventi cardine della propria storia: matrimonio, battesimo o altre cerimonie di rilievo, ma a cui si rivolgevano anche le associazioni per documentare gli avvenimenti significativi. Questo tipo di fotografo era presente anche alle manifestazioni pubbliche inerenti alla città, momenti culturali, sportivi, politici.
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